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Coluccia sulle modifiche del sindaco Schezzini al suo impianto urbanistico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 13 agosto 2006

Per quanto concerne alcune delle accennate modifiche apportate dalla Schezzini, “all’impianto politico-urbanistico”del Coluccia prima dell’approvazione del piano Strutturale, mi sembra che non siano da considerarsi proprio migliorative (forse sarebbe utile conoscerle tutte queste modifiche e confrontare i parametri quantitativi, in mc, e qualitativi, le zone i tipi e gli indici che ne sono risultati). Accenno per brevità a due di quelle portate per argomentare la presunta riduzione o decementificazione: il cambio di tipologia ricettiva da “campeggio” per 200 posti a “struttura ricettiva” per 80 persone a Grassera; un campeggio ha sempre un minor impatto ambientale e comporta meno cemento, mentre una struttura ricettiva (cosa è? un residens, mini appartamenti, case vacanze, RTA, investimento immobiliare?) ha senz’altro un impatto ambientale maggiore se è vero che per 80 persone si possono stimare circa oltre 20.000 mq di cemento in una zona come Grassera. L’altra è la così definita “riscrittura” della Convenzione su Nisportino, che comporta la costruzione, se non erro, di circa 25.000 mq di appartamenti. La convenzione però non è stata solo riscritta, ma anche cambiata nell’assetto territoriale che assumerà Nisportino. Infatti nella prima versione della convenzione, da me sottoscritta, che ricalcava le orme delle previsioni dell’amministrazione Franchini, questa riconosciuta possibilità edificatoria, senz’altro discutibile e che se ne potrebbe auspicare l’annullamento, anche se collocata in zona interna alla località, avrebbe dovuto consentire l’acquisizione al comune dell’area cosiddetta a Parco Pubblico, cioè quella parte di spiaggia e di retrospiaggia che sono tutt’ora private e di proprietà della società che beneficerà delle volumetrie suddette. Nella Convenzione così detta “riscritta “ dalla Schezzini si è cambiato questo assetto, rinunciando alla realizzazione del Parco pubblico di Nisportino e rinunciando all’acquisizione della proprietà pubblica dell’intera spiaggia e del retro, intesi come beni comuni da salvaguardare. Anzi se ne lascia una congrua proprietà alla società che sembra intenzionata a realizzare volumetrie proprio a ridosso della spiaggia. Il Risultato di questa convenzione riscritta è senz’altro peggiorativo da un punto di vista ambientale ed impatterà notevolmente e negativamente sulla costa e ridurrà l’agibilità pubblica della piccola spiaggia di Nisportino. Mi dispiace ma non riesco proprio a vederli questi decantati miglioramenti. Ritengo anch’io che sarebbe opportuno soprassedere a certi interventi consistenti, tipo questi accennati, ed attendere il Piano Strutturale Elbano, anzi agire perché esso al più presto decolli, vincendo resistenze che tuttora vi sono, prima che sia troppo tardi.


Giuseppe Pino Coluccia

Giuseppe Pino Coluccia