Il Comitato Elba Sanità purtroppo deve smentire le parole pronunciate nell’intervista a Teletirreno News dalla Direzione della Zona Elba in occasione della visita della Vostra Emittente alla nuova Area materno-infantile dell’Ospedale di Portoferraio. Concordiamo senza dubbio sulla opportunità di dover unificare in un unico Spazio funzionale aree di intervento che hanno la medesima finalità, ma contestiamo e lo abbiamo fatto in più occasioni, la disposizione dei tre Reparti, Pediatria, Ostetricia e Neonatologia unificati in un unico corridoio ed in superfici assai ristrette. Esteticamente la nuova area è assai bella a vedersi con colori e disegni adatti sicuramente alla sua attività, ma considerando la disposizione dei due reparti principali Ostetricia-Neonatologia e Pediatria, uno in fondo al corridoio e l’altro in cima, abbiamo verificato che esiste una commistione impropria fra soggetti di cui la parte più debole, i bambini, è sacrificata dal possibile disagio per il contatto fisico e visivo dovuto dal passaggio delle partorienti, uditivo per gli inevitabili lamenti delle stesse. Le stanze dedicate alla Pediatria sono alquanto piccole così da costringere i genitori ad assistere di notte i loro figli seduti su scomode poltroncine. I posti letto in Ostetricia sono stati ridotti, così che talvolta è necessario che le pazienti occupino letti dedicati alla Pediatria. Affermare dunque che la nuova organizzazione per unità operative e per numero di addetti sia funzionale alle esigenze del volume complessivo dell’utenza, non ci sembra corrispondere alla realtà, in particolare per il suo livello qualitativo e non dipendente certamente dalla professionalità di chi vi opera. Tenendo conto di queste problematiche abbiamo suggerito alla Direzione aziendale di distribuire in due corridoi tutta l’Area, salvaguardando in tal modo sia la sua maggiore funzionalità, sia la necessità di maggiori spazi e di assistenza più specifica, ponendo gli ambulatori all’inizio di ciascun corridoio. Evidentemente il nostro suggerimento non è stato considerato perché forse troppo dispendioso in quanto una tale distribuzione avrebbe comportato necessariamente un aumento di personale. Viceversa si è provveduto a ridurre viepiù quello esistente diminuendo da tre a due gli infermieri non solo del turno di notte, ma anche di quello pomeridiano con la conseguenza che qualora uno dei due si trovi ad essere occupato in sala parto o in sala operatoria o per legittimi motivi assente, per assistere tutta l’Area rimane un solo operatore con conseguente grave pericolo per i degenti, soprattutto neonati e bambini. In seconda battuta avevamo proposto, per ovviare al contatto diretto fra i piccoli minori e le donne in gravidanza, di spostare Pediatria in fondo al corridoio e Ostetrica-Neonatologia in cima; prima di tutto avevamo chiesto di integrare il personale infermieristico nel turno notturno ed ora anche in quello pomeridiano, perlomeno a tre unità, ma anche ciò è rimasto inascoltato. Ci appelliamo a tutti i soggetti interessati perché la nostra voce e quella di altri sia finalmente ascoltata, ci appelliamo ai sindacati rappresentanti degli operatori della salute perché proseguano a svolgere il loro ruolo di difesa dell’occupazione indirizzata all’aumento del personale là dove risulta assolutamente necessario, di difesa di quello già occupato affinché turni massacranti e scarsità di personale non leda il diritto alla salute degli utenti e la dignità professionale degli addetti inevitabilmente soggetti a possibili errori se super sfruttati.
Ospedale nuovo torretta stretta