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Croceristi respinti: la CGIL replica a Giardini

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 24 aprile 2003

Egregio Assessore alla portualità del comune di Portoferraio Signor Marcello Giardini, relativamente alle dichiarazioni da voi fatte, sull’episodio del diniego all’ormeggio ai tender della m/n Insigna, Le ricordiamo che la C.G.I.L e la F.I.L.T C.G.I.L. sono state e saranno sempre attente alle situazioni che per anomalie possono compromettere il lavoro e l’economia. Se di stile e qualunquismo vogliamo parlare di certo non ci mancano le argomentazioni, resta il fatto che circa mille persone sono rimaste a bordo della motonave senza che fosse concessa loro la possibilità di sbarcare a Portoferraio in darsena Medicea sulla testata del molo Elba, con uno specchio acqueo ridossato e con una calma tipo vasca da bagno. Lo stile che ci contraddistingue non è di certo uguale al vostro, abbiamo una cultura diversa, siamo per l’interesse generale e non di bottega, (come è la darsena Medicea). Riassumendo i fatti accaduti, ricordiamo che lo sbarco dei passeggeri della nave si poteva fare, perché una fiancata della nave era ridossata , se non è stato potuto effettuare lo sbarco - imbarco nel posto consono di facile accesso ai pulman è perché il rollio causato dallo scirocco e dall’entrata delle navi, poteva causare incidenti agli stessi croceristi. Le lance chiuse di trasporto, sono omologate per l’abbandono nave anche in caso di condizioni meteo avverse, se le stesse lance, o la nave avessero avuto dei problemi legati alla sicurezza della navigazione l’Autorità Marittima non avrebbe concesso la partenza dalla rada, se la richiesta di ormeggio in darsena alla Cosimo dei Medici fosse stata favorevole, la nave avrebbe inoltrato richiesta all’Autorità Marittima di Portoferraio, che senza dubbi avrebbe agevolato l’ingresso in darsena Medicea.La nave ( come da autorizzazione) doveva sostare in rada dalle 13.00 alle 17.00, invece è partita in anticipo. Ritornando indietro nel tempo e precisamente sulla vicenda M/N SERENADE la quale ebbe problemi tra l’armatore e il noleggiatore, legati al nolo della stessa, ricordiamo come i passeggeri furono lasciati a terra senza possibilità di rientro nello stesso porto di partenza. Questi episodi sono il segnale delle disfunzioni che si verificano quando taluni imprenditori si improvvisano armatori. L’intervento e il trattamento che è stato messo in campo ai croceristi del Serenade, da codesta amministrazione comunale, fa parte dei compiti naturali di una amministrazione pubblica. Il ruolo che la C.G.I.L. e la F.I.L.T. C.G.I.L., ha sempre svolto è stato quello di aiutare in quelle situazioni, la dove, l’equipaggio della nave non percepiva lo stipendio e non aveva neppure i soldi per far la spesa. Tornando alla vicenda della Insigna, la profumata remunerazione economica dell’ assessore Giardini, forse, non corrisponde all’incarico e alla responsabilità della portualità ( sistema delicato e vitale della nostra insularità )? Se tutto questo è di poco conto ci piacerebbe conoscere ( e forse l’assessore lo sa) che immagine ha dato la città di Portoferraio a quei circa mille passeggeri, ai quali è stato negato un servizio di un porto quale il nostro. Lo stile del silenzio e dell’omertà, cosa che non fa parte del nostro bagaglio culturale, è un boomerang per il sistema economico generale dell’isola d’Elba. Umilmente e nell’interesse generale le nostre idee e la nostra passione la manifesteremo nelle sedi appropriate affinchè la ragione prevalga sull’arroganza.


Nave da Crociera 1

Nave da Crociera 1