Dopo la presentazione alla presenza del ministro dell’ambiente, il Cts ambiente dà i numeri del turismo nei parchi Nazionali e viene fuori che le aree protette più gettonate sono quelle costiere. I più visitati sono Cilento (21%, nella foto), Arcipelago Toscano (14,6%) e Gargano (16,7%), che si dividono gran parte dell’intero turismo dei 22 parchi nazionali che è di oltre 4 milioni di arrivi e 24 milioni di presenze ufficiali pari rispettivamente al 5% e 7% del totale nazionale. Se ai dati si sommano i circa 50 milioni di presenze stimate e attribuibili alla ricettività non ufficiale, si arriva ad una stima di 74 milioni di presenze totali. Seguono le Cinque Terre e poi i primi parchi delle aree interne: Stelvio e Dolomiti Bellunesi. Nei restanti 15 parchi nazionali, che rappresentano il 66% della superficie, si distribuisce il 19% delle presenze turistiche, quindi con ancora una grossa potenzialità di crescita. Va anche detto che la densità turistica è molto più alta per il parco dell’arcipelago, visto che i parchi in testa alla graduatoria occupano tutti territori molto più ampi. Per il ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio «i dati contenuti nel rapporto realizzato dal Cts testimoniano che il turismo nelle aree protette é una realtà concreta in grado di contribuire alla crescita socio-economica delle popolazioni locali creando occupazione soprattutto tra i giovani». Attraverso 6.800 interviste effettuate dal Cts, emerge anche l’identikit del visitatore-tipo dei parchi nazionali: l’85% é consapevole di trovarsi in un’area protetta, il 57% é frequentatore abituale dei parchi. Buona anche la fidelizzazione del turista: più della metà degli intervistati ha dichiarato di essere già stato nel parco che stava visitando. Il turista dei parchi ha caratteristiche comuni: un’età tra i 30 ed i 45 anni; status sociale mediamente elevato; titolo di studio elevato (52% diploma, 27% laurea); svolge una professione qualificata, prevalentemente nel settore terziario; arriva sopratutto dal Nord Italia (40% circa) e il 10% risiede all’estero; viaggia con mezzo privato con la famiglia o in coppia; preferisce il fai-da-te nell’organizzazione della vacanza, (60%); la permanenza media é di 5/6 giorni con il 25% di turisti di giornata; di solito c’è un alto gradimento per i servizi presenti nel parco, in particolare, per la ristorazione e ricettività. «Il nostro studio sui parchi nazionali italiani - spiega Luigi Vedovato, presidente nazionale del Cts - fotografa un sistema complesso ed importante che dobbiamo continuare a tutelare e valorizzare attraverso la promozione di un turismo di qualità. Il sistema Parchi costituisce una riserva inestimabile di valori ambientali, culturali ed economici, in termini di sviluppo occupazionale per le comunità locali, soprattutto per i giovani. L’impegno del Cts è inoltre quello di continuare a promuovere il turismo scolastico nelle aree protette per far conoscere ai più giovani l’Italia dei parchi e per rafforzare il loro legame con il territorio» www.greenreport.it
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