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Ut scandala

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 16 luglio 2006

La sentenza di ieri sera, almeno per il momento, è una vergognosa ingiustizia sportiva. Avrebbero dovuto essere colpite le Società effettivamene colpevoli e non le squadre con i giocatori. Indubbiamente, negli ultimi campionati di calcio della serie A, B e C, delle squadre sono state coinvolte in scandali, degli arbitri si sono comportati scorrettamente e dei dirigenti si sono adeguati, più o meno apertamente, al Sistema o ai Sistemi organizzativi e finanziari fuori dalle regole e della legalità. E' veramente inaccettabile e sconsolante. Solo la Nazionale di Calcio è riuscita, senza alcun particolare appoggio politico-finanziario e con grandi difficoltà etico-morali, a dare buona prova di serietà e concretizzando l'impegno delle proprie forze ottendendo il miglior risultato possibile. Un BRAVO a tutti coloro che sono stati sempre in prima fila, con coraggio e onestà, diventando Campioni del mondo. Grazie Lippi! ! Grazie a tutti i giocatori della squadra italiana, ovviamente compreso quelli che non hanno mai giocato. Grazie ancora a Lippi che con le sue dimissioni da Allenatore della Nazionale ha ridato dignità a se stesso ed ai giocatori. Ha mostrato tutta la sua grandezza con gentilezza, rispetto, correttezza e grande forza morale. Chi vuol, capire, ...capisca! La sentenza, per il momento, è veramente scandalosa e la cura del "malato" è inadeguata per riportare la legalità nel campionato di calcio e dare forza ai comportamenti corretti come pure alle energie pulite dei vari livelli organizzativi. Inoltre si sono usati pesi e misure diversi e probabilmenti anche dei compromessi. La sentenza penalizza fortemente solo tre Square: Juventus, Forentina e Lazio. E il Milan? E le altre altre Squadre che sapevano e si sono adeguate? A questo punto mi sembra che Berlusconi e Galliani, avendo fatto la voce grossa accusando tutto e tutti e parlato con veemenza di influenze politche, abbiano saputo difendere meglio i propri diritti e i propri interessi. L'errore, purtroppo, è stato commesso (sicuramente in buona fede), senza una appropriata e completa valutazione dei vari aspetti e delle conseguenze. D'altronde coloro che hanno partecipato a definire la sentenza non sono poi tanto esperti di Calcio. Mi auguro che la saggezza prevalga, sia da parte di chi a emesso la sentenza che di coloro che dovranno applicarla. La sentenza dovrà essere rivista con ugual peso e uguali misure (niente figli e figliastri!) e quindi procedere con durezza e maggiore linearità evitando incertezze, squilibri e caos. Ritengo appropriato effettuare penalizzazioni economico-finanziarie e di punti molto pesanti per la classifica del prossimo campionato senza alcuna retrocessione, radiare per tempi più lunghi chi ha commesso scorrettezze (dirigenti e non) e lasciare via libera alla giustizia ordinaria in modo da colpire efficacemente chi ha danneggiato finanziariamente (soprattutto!) le Società con i propri giocatori. Eventualmente, in tempi più lunghi e in modo più efficiente, rivedere le regole del Calcio e del Campionato. Non credo poi che debbano essere tolti i Campionati a chi li ha vinti. Questa mi sembra la linea più giusta ed più equilibrata da seguire. Lasciar perdere i falsi moralismi ma portare avanti forti iniziative più costruttive e positive che si basino su una vera Giustizia sportiva senza fare repressioni o colpire gli interessi degli innocenti. L'ingiustizia non deve prevalere ed è necessario ripristinare, urgentemente nelle sedi più opportune, correttezza e legalità con lo svolgimento regolare del campionato. In fiduciosa attesa Raffaele Sandolo Isola d'Elba - PS. Io sono sempre stato, e sono ancora, tifoso del Torino. Quindi dico: FORZA TORO ma con giudizio! Caro Sandolo Confesso di essere troppo poco conoscitore dei meccanismi della giustizia aportiva per esprimere un punto di vista che abbia un qualche valore. Non so se quella pronunciata ieri sia stata una sentenza scandalosa, certo che elementi di maggiore scandalo il mondo carciofilo italiano (e non solo) li continui a fornire. Scandalosi (rifacendomi a quanto diceva Renato de Michielis Vitturi) sono gli ingaggi dei giocatori. Scandalosi sono gli ultras con la loro violenza imbecille, Scandalose sono le società calcistiche che hanno rapporti coi gruppi di teppisti che se ne vanno "briachi marci" e "fatti persi" a sfasciare i coglioni d'Italia. Scandaloso è che si usi il calcio per costruirsi carriere politiche. Scandaloso sarebbe continuare così con la "fotografia sociale" che ha scattato il massimo pensatore romagnolo nel suo saggio musicale "Simpatici Italiani" "... però la cosa più importante è la partita del pallone .. " (Roul Casadei opere citate).


pallone da calcio

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