Andiamo per esclusione: no, non è caduta dall’argine sovrastante, e neppure è stata perduta da qualche distratto carro attrezzi. Per di più la Panda in questione era priva dell’autista, e mai come in questo caso è pertinente parlare di auto-manovra o auto-parcheggio. L’antefatto. Una gentile signora lascia il suo mezzo all’incirca 50 metri più su della strada che porta a San Piero, ma dimentica di inserire la retrormarcia e il freno a mano. L’auto, tentata da una invitante discesa, non resiste e si mette a correre da sola. La signora ancora nei pressi, dopo la sosta maldestra, inizia a gridare e decide di condividere il destino della sua vettura: si mette a correrle dietro. A questo punto la Panda prende una sostenuta velocità, la signora cede terreno e dispera di poter stringere di nuovo il volante tra le sue braccia. Incredibile ma vero, il tubo di politilene, che si vede a margine della foto di Gian Mario Gentini, frena improvvisamente l’auto che ci scivola sopra, si blocca con le ruote davanti, si impenna col posteriore e si arrampica sull’argine. Giunge ansimante la signora che chiede soccorso ai ragazzi della Protezione Civile per tirare giù il suo mezzo. I volontari e i numerosi passanti che si sono fermati si prestano immediatamente, ma ad un piccolo patto: una foto ricordo, e il soddisfacimento di pressanti interrogativi sulla dinamica dell’acrobatico parcheggio.
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