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Asciambere Amarcord

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 06 settembre 2007

Cari lettori. Certe volte mi viene da ripensare ad una certa sera, una delle ultime che ho trascorso in certi locali al n. 4 di piazza della Repubblica 1° piano, che a pensarci bene sono le stanze in cui ho complessivamente passato la fetta più lunga della mia vita, anche se non ci dormivo e non mi pagavano per starci. Mi ricordo quella sera della primavera 2004, l'ultima in cui credo di aver fatto attivamente politica, contribuendo ad una decisione grave, pure lacerante ma che sbloccava una trattativa che era in stallo. Mi ricordo che pestai forte in quella riunione della (fu) sinistra dei D.S. per decidere di ribellarsi alla ottusità della allora maggioranza della Quercia portoferraiese: Rompere, andare e andare dirlo subito direttamente a tutto il resto di quello che sarebbe stato Portoferraio Domani, dichiarare che noi eravamo della partita per una lista unitaria, la mossa che poi costrinse anche il resto dei DS a saltare sul treno in corsa. Mi ricordo di aver provato una forte emozione nell'annunciarlo nella saletta del Libraio stipata all'inverosimile, mi ricordo di avere detto che sentivo là dentro aria di politica vera, nuova, aria di una sinistra magari un po' variegata ma coesa e trasparente. Mi ricordo di averci profondamente creduto Mi ricordo l'applauso di tutti, margheriti compresi, che ci accolse .. E in questi giorni spesso mi ritrovo a pensare: "Povero Fava!"


Cantiere peria marotti tiberi

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