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Parco: Carugno, il commissario ultimo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 22 giugno 2006

“Sarà un’azione condivisa con le amministrazioni del territorio ”, parola di commissario straordinario. Nonostante la buona impressione, perlomeno per tutte le volte che ha parlato di “condivisione”, auguriamo al neo nominato Giuseppe Nerio Carugno vita (da commissario) breve, non oltre il 31 luglio. E’ l’ora che sulla porta del parco sia appeso un fiocco verde per la nascita di un nuovo presidente. Messaggio subliminale per dire che sarà Marino Garfagnoli? No. Il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio ha comunque dimostrato di avere a cuore il parco dell’Arcipelago nominando il suo capo di Gabinetto, con un curriculum di tutto rispetto. Carugno è stato pretore, sostituto procuratore della Repubblica, pro rettore e professore ordinario alla Scuola superiore dell’economia e della finanze. Un mese e dieci giorni di tempo, fino appunto alla scadenza del mandato il 31 luglio, per affrontare le emergenze storiche che affliggono il parco nazionale dell’arcipelago ed i suoi abitanti. In primis i voraci cinghiali. Nella notte scorsa una signora residente nel comune di Marciana ha dovuto chiamare i carabinieri dato che non riusciva ad entrare in casa sua, gli ungulati le sbarravano l’accesso davanti alla porta. Carugno non ha presentato ricette preconfezionate, ha indicato la via condivisa per la ricerca della soluzione. Poi un accenno veloce all’utilizzazione dell’isola di Pianosa. Ma dubitiamo che l’argomento divenuto ormai filosofico-esistenziale (chi siamo, dove andiamo, quale sarà il futuro di Pianosa?) possa trovare risposta in 40 giorni. Sarà ripreso e rimodulato il piano del parco redatto dalla società Agriconsulting durante il mandato di Ruggero Barbetti, contestato più che nei contenuti, nel modo ritenuto arrogante di imporlo agli amministratori locali. Una soluzione lampo è invece stata annunciata per la nuova sede del parco. La questione era divenuta il casus belli tra comune di Portoferraio e Ministero dell’ambiente. Entrambi si contendevano la palazzina della ex caserma delle Ghiaie, l’uno per progettarci il polo scolastico l’altro per farci una vetrina del parco. La vicenda era finita al Tar ed al consiglio di Stato, entrambi si erano pronunciati a favore del comune, ma questo non bastava per sbrogliare la complicata questione. Adesso l’annuncio di Carugno: “entro due settimane troveremo insieme al sindaco una soluzione. Vaglieremo alcune ipotesi, acquisendo planimetrie e facendo sopralluoghi, ma sicuramente troveremo un accordo”.


carugno giuseppe commissario parco

carugno giuseppe commissario parco