Con questo nostro scritto torniamo ad incontrare la cittadinanza dopo un non breve periodo di silenzio, quando avvenimenti di ben maggiore importanza, come le elezioni politiche, avevano tutto lo spazio della ribalta. Torniamo, e lo facciamo allo scadere del secondo anno del mandato dell’Amministrazione Schezzini con riferimento a quanto è avvenuto, o sta avvenendo, nel nostro Comune e in presenza di necessità che meritano, a nostro avviso, di essere accolte nella dovuta considerazione. Il nostro vuole pertanto essere una sommaria ricognizione di cose realizzate in positivo, di cui diamo lealmente atto, e di cose che lasciano purtroppo a desiderare. Cominciamo con le cose in positivo. Sono certamente da apprezzare la sistemazione del piazzale della canonica, dello storico muraglione ed il rifacimento, appena ultimato, del percorso che dalla Propositura porta alla Chiesetta della Pietà, anch’essa oggetto di restauro. E’ un percorso che a ben ragione figura fra le più belle e antiche attrattive dell’Elba urbana e che ora, grazie all’intervento di restauro, torna dopo le ingiurie del tempo al suo antico decoro. Il restauro dell’impianto stradale è apprezzato con favore dalla gente di Rio, sia pure con qualche riserva a proposito del granito bianco utilizzato, che si rivela di qualità e di colore molto diversi da quello estratto dalle cave di S. Piero, presente ordinariamente nelle vie del paese. Ma non basta. Ci si chiede perchè e quale criterio estetico abbia orientato la scelta di dipingere il muraglione della piazza con un rosso intenso e dissonante, come sfondo per la collocazione di persiane su finte finestre. Quel rosso è una ferita illogica e stridente nel panorama cromatico di Rio. La soluzione delle finte finestre, poi, quanto a ideazione e inventiva, lascia a dir poco perplessi. Eppure, si era tempo addietro letto sulla stampa della previsione di affidare ad un valido artista, che tra l’altro risiede da poco stabilmente a Rio, la decorazione di quello spazio. Niente di tutto questo. Si afferma che la Sovrintendenza avrebbe approvato la scelta estetica adottata, con tanto di muro rosso e finestre finte. E allora viene da chiedersi quanta attenzione la Sovrintendenza abbia riservato alla proposta, forse considerandola marginale nel contesto complessivo dell’opera di restauro e tale, quindi, da non richiedere una particolare e approfondita valutazione estetica. Ma non basta, ancora. Perplessità e interrogativi riguardano soprattutto la futura destinazione degli spazi interessati dal restauro, spazi che prima erano utilizzati come parcheggio per le auto. Perplessità legittime, va riconosciuto, perché ove si decidesse di lasciarli liberi si aggraverebbe assai considerevolmente una rilevante carenza di parcheggi difficilmente tollerabile, soprattutto nei mesi estivi. Ma, d’altra parte, la costosa pavimentazione in granito bianco del fondo stradale e della piazza sono indubbiamente incompatibili con le auto in sosta, per l’inevitabile deterioramento che ne conseguirebbe, dovuto a macchie di olio, alle tracce delle gomme, alla invadente segnaletica a terra,.. .Non sappiamo ancora quale sarà la decisione della maggioranza. Scelta non facile, indubbiamente, ma una scelta da affrontare subito. Certamente, se prima di dare esecuzione al progetto se ne fosse valutata, con la dovuta attenzione, l’incidenza sulle condizioni di fatto del nostro impianto urbano, altri indirizzi avrebbero potuto emergere. Per esempio, nella ipotesi del ripristino del parcheggio, sarebbe stato del tutto inutile e inutilmente dispendioso ricorrere alla costosa pavimentazione in granito bianco: sarebbe bastata la consueta pavimentazione in porfido scuro, almeno per la via fino alla piazza della Pietà, qualora si fosse scelto di conferire un particolare decoro solo a quest’ultima. Invece, nella ipotesi di una conservazione integrale del centro storico si sarebbe trattato, e si tratta, di trovare una soluzione adeguata al problema, con nuove zone di parcheggio, ricorrendo a scelte tempestive e orientate, possibilmente, a criteri di prospettiva. In proposito, Rinascita Riese ha da tempo sostenuto l’utilità di destinare il grande e centrale spazio del campo sportivo a maxi parcheggio, da collegare con opportune e adeguate strutture al centro del paese. E’ una idea ormai datata, che prevede la creazione di un altro e ridotto campo sportivo, in altra zona periferica del paese, per accogliere le manifestazioni sportive dei piccoli e dei dilettanti. Ebbene, con atteggiamento collaborativo e al di fuori da ogni intento polemico vogliamo sottoporla all’attenzione della maggioranza, in vista di una soluzione radicale del problema dei parcheggi, ivi comprendendo anche la sosta dei pulman e, nel caso specifico,utile a facilitare anche le prossime e difficili scelte dell’Amministrazione. Proseguendo passiamo ad altro, a cose che purtroppo lasciano a desiderare. Un motivo di scontento è la condizione della pavimentazione delle vie urbane, il cui lastricato un po’ dovunque sta disfacendosi. Sempre in materia di strade, o meglio di viabilità, è da segnalare il frequente ripetersi di incertezze nel traffico al bivio del Padreterno. D’accordo ci sono i segnali di rotatoria, ma di una infelice commistione fra spartitraffico, con precedenza a destra, e rotatoria, vera e propria, sempre si tratta. Da qui le frequenti incertezze e l’ incombente possibilità di incidenti. Torniamo allora, e senza intenti polemici, a proporre una aiuola spartitraffico con le dovute canalizzazioni stradali. E sempre in materia di viabilità parliamo di sensi unici e della necessità di rivedere quello della strada dei Chiusi, motivo di una ampia sottoscrizione sfavorevole e quello di via Nardelli, nel tratto fino alla salita che porta alla Chiostra dove le auto si sono scambiate, da sempre, nelle due direzioni di marcia. Portiamoci ora su Nisporto e su quanto vi sta accadendo. Dopo le tante prese di posizione, inascoltate, dobbiamo limitarci a prendere atto con amarezza dello sproporzionato proliferare di costruzioni che non conosce termine. Si tratta di una proliferazione edilizia, sempre all’insegna del tanto sbandierato “sviluppo sostenibile”, che sarà seguita da altri e pesanti interventi edilizi sul territorio, conseguenti alla recentissima approvazione della Variante che riguarda la zona del Padreterno e la zona della Chiusa approvata con i soli voti della maggioranza. Nessuna attenzione e accoglimento sono stati posti,come di solito avviene, alle osservazioni che la minoranza e diversi cittadini avevano avanzato in proposito. Pertanto ruspe e betoniere avranno molta via libera da percorrere nell’incuria ambientale che grava da tempo su Rio con effetti vistosi, anche meritevoli di uno sguardo meno compiacente da parte di certe associazioni ambientaliste elbane. Infine, a proposito del dire e del rapportarsi con la cittadinanza non ce ne voglia il Sindaco se torniamo a chiedere per l’ennesima volta la disponibilità di quella bacheca da tanto tempo promessa e che mai è stata concessa. Non vogliamo essere indotti a ritenere che il disattendere quella richiesta sia un espediente per ostacolare una rapida e tempestiva forma di comunicazione tra la minoranza e i cittadini, in merito a problemi di comune interesse. Sarebbe cosa molto grave, lesiva di diritti democraticamente fondati e legittimamente riconosciuti. Non è poi senza rilievo il fatto che la maggioranza, oltre a disporre di ampi spazi istituzionalmente previsti, si avvale anche degli spazi espositivi della locale sezione ds. In buona sostanza, quella della maggioranza, è l’unica voce a Rio presente nella piazza. A Rinascita, per il momento, non resta purtroppo che affidarsi al volantinaggio.
Rio Elba panorama dall'alto