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Peria: l'autosospensione della minoranza è un atto grave

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 21 giugno 2006

Rispondo pubblicamente alla lettera che i consiglieri di minoranza hanno diffuso alla stampa. L’autosospensione di 6 dei 7 consiglieri di minoranza dalle commissioni consiliari pone due questioni: una di merito, una più strettamente istituzionale. Nel merito è necessario precisare che: 1. Le Commissioni Comunali “esaminano preventivamente le questioni di competenza del Consiglio Comunale ed esprimono su di esse il proprio parere che deve essere verbalizzato e riportato in eventuali delibere consiliari”. Le Commissioni, pertanto, sono organi di supporto del Consiglio Comunale, che svolgono una funzione istruttoria e non deliberativa (esprimono pareri, non decidono) e non hanno alcuna competenza riguardo alle delibere della Giunta. 2. La Commissione Sanità si è riunita soltanto due volte, poiché molto frequentemente il Consiglio Comunale ha direttamente ed ampiamente discusso dei temi della sanità, contrariamente a quanto accaduto nell’ultima legislatura, in cui peraltro la suddetta Commissione non è mai stata neanche convocata. Qualche mese fa, peraltro, vi è stato addirittura un Consiglio Comunale aperto esteso a tutti i Comuni dell’Elba sul tema della Sanità. Personalmente confesso di nutrire qualche dubbio sull’opportunità di mantenere in prospettiva una simile commissione, se non altro perché la sanità è un tema di così grande rilevanza da non poter essere affrontato in una dimensione semplicemente comunale. Sulla materia potrà comunque compiutamente esprimersi il Consiglio Comunale. 3. Che la Commissione Demanio e Patrimonio abbia svolto attività istruttoria in merito a tutta una serie di piccole alienazioni, non comporta necessariamente che il Consiglio Comunale sia costretto a realizzarle. D’altro canto finche gli uffici non avranno definito le necessarie perizie di stima, nessuna decisione potrà essere assunta. Che cosa c’entra, quindi, il sentirsi “denigrati”? Ugualmente, le spiagge libere attrezzate sono previste da un apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale. Le determinazioni applicative del regolamento sono pertanto di competenza della Giunta e del Dirigente responsabile. Lo scorso anno la Commissione non è stata chiamata a deliberare (essa non può deliberare, esprime pareri); essa è stata consultata, al fine di sviluppare un confronto maggioranza/minoranza su un esperimento che partiva per la prima volta, ma non vi era alcun obbligo di convocarla. Il bando, peraltro, non lo predispone la Commissione (casomai il Dirigente). Le concessioni demaniali hanno normalmente durata, secondo la legge, di anni sei. 4. La Commissione Traffico e Portualità si esprime, ancora una volta, solo su delibere ed atti del Consiglio. Nessuno può quindi ritenersi “scavalcato” perché non viene convocata su atti di altra natura e di competenza di altri organi. Sul c.d. “piano del traffico “non è stata talvolta sentita (anche se alcuni passaggi vi sono stati) poiché quello che è stato impropriamente chiamato “piano” era un insieme di misure sperimentali, ancora una volta di competenza della Giunta o del Comandante di Vigili Urbani. Si è invece riunita per questioni inerenti la portualità che presupponevano deliberazioni del Consiglio. 5. La Commissione Urbanistica si è riunita un numero infinito di volte. Per il buon esito dei suoi lavori determinante è stato l’apporto della minoranza, che si è sempre comportata molto correttamente. 6. La Commissione Affari Istituzionali non è mai stata avversata dalla maggioranza. Inizialmente fu semplicemente deciso un percorso diverso e lo decise la Conferenza dei Capigruppo, sentita dall’Assessore Marotti, dove la minoranza è adeguatamente rappresentata. Ritengo infine giusta la richiesta di una sede per i gruppi di minoranza all’interno del Comune, ma i consiglieri non possono far finta di non sapere alcune cose: - che gli sarà assegnata, appena completato il percorso di risistemazione degli uffici e piano terra; - che, con dichiarazione formale in Consiglio Comunale, gli è sempre stata garantita la disponibilità della sala Consiliare e della sala Giunta per ogni tipo di riunione o iniziativa; - che, comunque, per garantire una sede alla minoranza, vista l’attuale penuria di spazi, il gruppo di maggioranza rinuncerà ad una propria sede. Non credo francamente di avere mai avuto simili opportunità nel mio ruolo di Consigliere di minoranza e dico questo per verità e non per polemica. Se questi sono gli aspetti di merito, che –se lo riterranno opportuno- potranno poi essere integrati dai presidenti delle Commissioni, che mi leggono per conoscenza, altre sono le questioni istituzionali sollevate dall’autosospensione. Se il problema è costruire un percorso di maggiore dialogo fra maggioranza e minoranza, sono il primo ad auspicare un simile scenario; ma esso non può nascere da una “forzatura” del sistema delle regole, in cui le Commissioni vanno ad assumere un ruolo che non hanno statutariamente. Esso, casomai, deve nascere dalle nuove regole che, tutti quanti, siamo chiamati a scrivere insieme. L’autosospensione è un provvedimento esageratamente grave, in rapporto alle questioni sollevate, risolvibili forse con un semplice dialogo in Conferenza dei Capigruppo. D’altro canto esso rischia di provocare gravi danni all’azione amministrativa e quindi alla città. Domando quindi alla minoranza: perché non ha provato prima a chiedere un confronto sui temi sollevati? Perché, poi, non ha chiesto ai Presidenti di Commissione una convocazione su temi che riteneva importanti, prima di autosospendersi? A chi mi ha chiesto come ho vissuto questa scelta, ho risposto: con profondo dispiacere. Per il clima che ho sempre cercato di costruire e perché ho sempre creduto e continuo a credere fortemente nel dialogo. Spero pertanto che già la prossima Conferenza dei Capigruppo possa costituire una prima, seria occasione di confronto.


peria posto sindaco

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