Nominato il nuovo commissario del Parco: resterà in carica fino al 31 luglio
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : mercoledì, 14 giugno 2006
"Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Alfonso Pecoraro Scanio - recita un dispaccio ANSA pervenuto alle redazioni degli organi di informazione nel pomeriggio di martedì 13 Giugno - sentito il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, ha nominato Commissario del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano il Capo di Gabinetto del Ministero, l'avvocato dello stato Giuseppe Carugno. La nomina ha scadenza 31 luglio. Contestualmente a questa soluzione tecnica - si chiude la nota dell'ANSA - il ministro Pecoraro Scanio ha avviato le consultazioni con la Regione Toscana per giungere in tempi rapidi ad un'intesa sul Presidente dell'Ente Parco". L'annuncio non ha colto di sorpresa nessuno; appariva infatti più che logico che Ministro e Regione, alla scadenza del mandato del Commissario Emilio Brogi, da una parte segnassero una discontinuità con la gestione del precedente titolare del dicastero Matteoli (che aveva nominato Brogi) ma dall'altra prendessero tempo per giungere ad una nomina importante e delicata come quella del personaggio che guiderà il più esteso dei parchi naturalistici italiani per i prossimi cinque anni, il Presidente al quale Giuseppe Carugno (che gode peraltro di molta stima da parte degli ambientalisti) a fine luglio passerà la mano. Segno evidente pure che i giochi sulla presidenza non sono ancora fatti, deporrebbe in tal senso anche una dichiarazione del Presidente del Consiglio Provinciale Franco Franchini che ha espresso ieri con una nota alla stampa: "il proprio apprezzamento, in merito alle dichiarazioni sull'iter per la nomina del Presidente del Parco dell'Arcipelago Toscano, rilasciate dal Presidente della Regione, Claudio Martini". In particolare Franchini si dichiarava "soddisfatto della volontà, da parte del governo e della Regione, di ristabilire un corretto rapporto con gli enti locali, presupposto indispensabile per la crescita del territorio del Parco". E' ovvio che se Martini deve ancora "ascoltare" il territorio, le sue proposte non possono essere già definite.
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