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La Regione: Ritirare la richiesta di aumento del 300% dei canoni demaniali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 29 aprile 2006

L’aumento del 300% dei canoni demaniali rischierebbe di mettere in ginocchio un settore che, dopo anni di crisi, ha finalmente imboccato la strada della ripresa; la richiesta dell’Agenzia del demanio deve pertanto essere ritirata. Così l’assessore regionale al turismo Anna Rita Bramerini commenta la circolare inviata pochi giorni fa, con cui l’agenzia nazionale invita le agenzie regionali a dare immediata applicazione all’aumento dei canoni per le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari. “A ridosso della stagione estiva – aggiunge - un’ipotesi del genere suonerebbe come una autentica stangata per tanti operatori; un aumento così sproporzionato, se applicato in unica soluzione e retroattivamente dal 2004, potrebbe davvero produrre un impatto insostenibile in alcune imprese che gestiscono stabilimenti balneari e che hanno magari fatto investimenti di qualificazione esponendosi finanziariamente”. L’aumento dei canoni (nella sola Toscana riguarderebbe 933 stabilimenti balneari) era stato previsto dalla finanziaria 2004 del governo Berlusconi, ma da allora, ne era stata rinviata l’applicazione. “Nella precedente legislatura – sottolinea l’assessore - sono stati assunti provvedimenti contraddittori: prima, con la legge finanziaria, è stato disposto l’ aumento dei canoni poi, dopo la protesta di Regioni, enti locali e associazioni di categoria, il Governo ha preferito andare avanti con una serie di decreti di rinvio, disattendendo la sua stessa legge finanziaria. La questione avrebbe poi dovuto essere definita in un ''tavolo tecnico'' tra lo stesso governo, le Regioni e gli imprenditori. Il ''tavolo'' pero' si e' riunito una sola volta. Oggi, in una fase di passaggio tra due governi, e senza ricercare la necessaria concertazione con le Regioni, i Comuni e le associazioni di categoria, l’Agenzia del demanio procede unilateralmente e sbrigativamente a interpretare una normativa carente sollecitando alla immediata riscossione dei canoni aumentati. Un atteggiamento che denota una assoluta mancanza di attenzione per un settore in difficoltà come quello del turismo balneare, da tempo esposto ad una concorrenza fortissima di altre destinazioni internazionali”. L’argomento era stato trattato anche nella prima riunione, tenutasi il 21 aprile scorso, del neo insediato tavolo regionale per le problematiche degli stabilimenti balneari coordinato dall’assessore Bramerini. Nell’ambito dell’incontro si era registrata una generale intesa tra Regione, Anci, Urpt e associazioni di categoria dei balneari per la definizione di una procedura concordata finalizzata a garantire una gradualità della riscossione dei canoni e per il collegamento del canone stesso all’effettivo utilizzo delle aree demaniali riferito quindi al periodo estivo delle aree occupate temporaneamente. “Comprendiamo – osserva l’assessore Bramerini – lo sconcerto delle organizzazioni di categoria nazionali e la richiesta di ritiro della circolare. Ci stiamo anche attivando affinché si riuniscano in seduta congiunta le Commissioni di coordinamento delle Regioni in materia di turismo e di temanio per definire, in modo concertato con il nuovo governo, tempi, modalità e condizioni per la definizione e riscossione degli adeguamenti dei canoni“.


la foce campo panorama spiaggia

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