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25 aprile a Portoferraio: Liberazione, Costituzione e Termodinamica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 26 aprile 2006

Dopo il 25 aprile solennemente festeggiato in piazza della Repubblica, con la deposizione delle corone d’alloro al monumento dei caduti, nella sala consiliare di Portoferraio si è parlato di Costituzione, Liberazione e di un nuovo mondo possibile. Una sala gremita di reduci, cittadini, amministratori, rappresentanti delle forze dell'ordine, per assistere alla lezione di Emanuele Rossi, professore di Diritto costituzionale alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. Il tema centrale è stata la Costituzione e lo straordinario momento storico in cui è nata. Schieramenti politici assai divisi, che si univano di fronte alla necessità di scrivere una carta costituzionale di altissimo livello. Una carta che, come ha ricordato il professore, vale davvero la pena di difendere anche oggi. Con Gianfranco Vanagolli, studioso di storia locale, si sono ripercorse le vicende dell’Elba post-armistizio, l’incertezza degli ordini militari, la difficoltà ad individuare quale fosse il vero nemico da combattere, le varie fasi della Resistenza, fino ad arrivare alle scelte economiche post-belliche. L’ultima parola è stata per il cittadino onorario di Portoferraio ed ex partigiano Giorgio Fanti, che ha toccato le corde di tutti parlando di termodinamica. “Il secondo principio della termodinamica dice che qualsiasi energia una volta utilizzata si esaurisce”. Un intervento ad ampio respiro che ci ha fatto sentire tutti cittadini di un globo in pericolo, minacciato dallo sfruttamento senza freni delle risorse. “Quando è stata scritta la Costituzione – ha detto – non pensavamo soltanto a far nascere una nuova Repubblica. C’erano speranze più vaste, disegni più grandi. Adesso dopo 60 anni è ancora tutto in gioco”.


giorgio fanti 25 aprile 2006

giorgio fanti 25 aprile 2006