Caro Silvano, quando parlammo l’ultima volta nel ventennale della morte di Piccio, sembrava lontano anni luce il ricordo che avrei fatto ai tuoi funerali. La scomparsa di una persona cara è sempre un fatto doloroso; lo è particolarmente oggi che ricordiamo un carissimo amico, un uomo schietto, franco, leale e veramente buono. La tua generosa presenza nella vita elbana è stata alta e sentita; il tuo ardore sociale era come la tua fede socialista icrollabile. Prima come consigliere comunale, la prima volta nel 1980, poi alla Comunità Montana, nel 1983 Vice Sindaco ed infine dal luglio 1984, l’onere di essere il Sindaco del più antico Comune elbano. E’ ancora vivo in me il ricordo della tua commozione in occasione del centenario del Comune di Marciana Marina quando, in una piazza gremita, alla presenza delle massime autorità dello Stato, ebbi l’onore di regalarti la fascia tricolore per la tua nomina come Sindaco del Comune da cui aveva avuto origine la Marina. L’affetto dei marinesi verso la gente del Poggio è storia secolare, l’affetto nei tuoi confronti era, ed è, un sentimento speciale. Quando, infatti, venivamo quassù, non si diceva: “Andiamo a Poggio” ma “Andiamo da Silvano!” identificando e associando tutto il paese con la tua persona. Eri uno degli uomini più amati e venirti a trovare al bar era un divertimento, specialmente l’estate, quando insieme a te trovavamo Toscano, Guglielmo Testa ed il Prof. Franchi. Era già una tristezza, caro Silvano, venire a Poggio e non trovarti più sotto la pergola, e allora speravamo almeno di trovarti in piazza. Come non ricordare, poi, i momenti belli e i divertimenti, quando ci si ritrovava alla Valle per le stoccafissate e le bevute! Non rifaremo più i nostri divertenti “padroni e sotto”, ma sono certo che il tuo ricordo rimarrà indelebile in ognuno di noi e particolarmente nel tuo paese. Il tempo passa inesorabilmente, le cose cambiano, e, purtroppo ci si abitua a tutto, ma la tristezza di non rivedere più gli amici di una vita è tremenda e dolorosa, e questa tua prematura scomparsa accentua ancor più lo strazio. Un altro grande personaggio elbano ci lascia, lasciando più povero il nostro versante occidentale. Ci mancheranno, caro Silvano, la tua bontà e la tua grande amicizia. Mando alla famiglia un abbraccio fraterno e vorrei chiudere con le parole di S.Agostino dette in occasione della morte di un amico: “Signore, non ti domando perché ce lo hai tolto, ma ti ringrazio per avercelo dato. Di avercelo fatto conoscere per così tanto tempo.” Con queste parole vorrei dare l’ultimo saluto all’amico Silvano, certo che ci ritroveremo in un altro mondo, magari ancora sotto un’immensa pergola, e ci abbracceremo con il consueto affetto, animati dalla nostra passione politica e dalla nostra salda amicizia.
Poggio aerea in volo