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A Sciambere dell'incontro azzurro a Longone

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 13 aprile 2006

Egregio direttore, è sempre un piacere essere presi di mira da Lei, per l’intelligenza, il garbo e l’ironia con i quali “fa” politica di sinistra: ce ne fosse. Mi ha fatto piacere anche che Lei abbia pubblicato, pur se con altri intenti, le foto dell’incontro in piazza a Porto Azzurro dei cittadini con il coordinatore toscano di Forza Italia On. Verdini. Foto che hanno confermato la mia versione dei fatti espressa su “Camminando”. Certo, la Sua foto di traverso da lontano fa apparire la barca a due piani di mt. 25 un gozzo abbandonato ma….anche per Lei è campagna elettorale e dunque non si può pretendere. Mi preme invece sottolineare che non ho mai scritto o fatto intendere che agli incontri con la “Barca Azzurra” fossero intervenute “folle oceaniche” come Lei ironizza. Chi vota Forza Italia – il maggiore partito anche all’Elba come si potrà constatare il 10 aprile prossimo– alle ore 11.30 di un giovedì lavora. Nonostante ciò proprio la Sua foto testimonia che un considerevole numero di persone ha voluto comunque esserci, a costo di perdere la paga sul lavoro se dipendente o altro guadagno se imprenditore o autonomo. Con la “Barca Azzurra” l’On. Verdini ha semplicemente voluto andare in piazza fra la gente per dare prova dell’attenzione per l’Elba del Presidente Berlusconi e di Forza Italia, attenzione che si sostanzierà a breve con l’apertura di nuove sedi del partito – almeno 3 – per ampliare democraticamente la base degli iscritti e dei dirigenti elbani. Per gli obbiettivi che ci eravamo posti ed i presupposti, per noi l’iniziativa “Barca Azzurra” è stata un vero successo. Paradossalmente i “virtuosismi” fotografici in senso riduttivo, uniti alla pungente ironia dell’articolo, inducono a pensare che anche Lei Direttore, abbia pensato lo stesso. La ringrazio per l’attenzione riservata a questa mia puntualizzazione che auspico venga pubblicata e La invito per dopo le elezioni a berci insieme un topino di quello bono. Potremo consolarci reciprocamente - a seconda dell’esito delle elezioni - e discutere della tradizione perduta del “Maggio” così ben ricordata con una delle ricette del Corollo di Seccheto nel libro Suo e dell’amico Alvaro Claudi: “Zuppe e Stornelli”. Vividi ricordi della mia infanzia felice di Fetovaiese che sarebbe assai bello e turisticamente utile riportare in vita. Cordialissimi saluti. Stefano Martinenghi Presidente del Com. Elettorale di Forza Italia per l’Elba-Piombino-Val di Cornia Caro Martinenghi La ringraziamo per le parole di apprezzamento e più ancora (verba volant mures manent) per l'invito enologico-degustativo che non mancheremo di cogliere. Ci consenta (ops!) però di chiosare brevemente la sua lettera, per un aspetto particolare, un qui pro quo che finisce per essere assai divertente. Facciamo una doverosa premessa a noi piacciono molto più i NIP che i VIP, ma più ancora amiamo i VIP che si spogliano della vipperia e se ne vanno in giro come il Re d'Olanda in bicicletta, o per restare al nostro paese (ahinoi un po' di tempo fa) come quel signore che ogni mattina prendeva il tram per andare al lavoro, niente di eccezionale se il signore in questione non fosse stato Enrico De Nicola e la fermata del suo ufficio la Piazza del Quirinale. Come dire che non c'era nessuna intenzione denigratoria nella foto a cui si riferisce che ".. di traverso da lontano fa apparire la barca a due piani di mt. 25 un gozzo abbandonato ma….anche per Lei è campagna elettorale e dunque non si può pretendere". Ritenendo infatti le ostentazioni di ricchezza e di "potenza" risultino discretamente pacchiane se non un po' volgarotte (vieppiù in campagna elettorale), va da sé che avremmo considerato con maggiore benevolenza un Onorevole Verdini che fosse giunto sulle piazze (marittime) elbane con un mezzo di locomozione più comune, e se proprio dal mare voleva arrivare, il massimo (dal nostro punto di vista) sarebbe stato vederlo approdare in pedalò con i calzoni rimboccati e le scarpe legate per le stringhe intorno al collo. Dopo quello derivante dall'aver tortolato l'on. Tortoli, sarebbe stato quello il secondo merito che avrebbe acquisito ai nostri occhi questo gigante del pensiero forzista di cui ignoriamo praticamente ogni opera, continuando peraltro a vivere benissimo. Ricambio i saluti


barca azzurra a

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