E' stata rinnovata la convenzione per la custodia delle aree minerarie elbane. Così commenta Lorenzo Marchetti Presidente del Parco Minerario: «è un fatto positivo che ci fa tirare un sospiro di sollievo anche in considerazione dei nove posti di lavoro che andavano perduti, però mi aspettavo un vero adeguamento economico. C’è, inoltre, la necessità di evitare gli attuali passaggi burocratici che non consentono una liquidazione trimestrale in tempi brevi. Si sono riscontrati, infatti, continui ritardi nei versamenti, tant’è che lo scorso anno la Società ha sborsato 6.500,00 euro per interessi passivi». Prosegue Marchetti: «c’è bisogno di più certezze e di una politica di attenzione per la valorizzazione di queste importanti risorse naturali e storiche, e non solo per la tutela com’è stato fatto fino a questo momento. E’ ora che gli enti statali e locali, riconoscano alla società del Parco Minerario il ruolo unitario di gestore e promotore scientifico-culturale dei beni pubblici dell’Elba orientale. In particolare l’Agenzia del Demanio dovrebbe affidare (anche in termini finanziari) alla Società del Parco, direttamente o tramite il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, tutto quanto attiene lo sviluppo, la promozione e la custodia; nonché il coordinamento degli interventi di recupero e valorizzazione, compresi quelli proposti da soggetti privati previsti nel compendio minerario elbano».
Bambini in miniera