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Il sindaco Martini all'attacco della Comunità Montana

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 07 aprile 2006

Premetto che non ho niente contro l’allargamento ai rappresentanti dell’Isola del Giglio in Comunità Montana, che ha portato alla creazione della Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano, ma mi sono chiesto il perché di tanta fretta ed ho fatto una valutazione sulle conseguenze sia politiche che amministrative che questo atto ha procurato. In primo luogo, il Presidente Alessi avrebbe con lo stesso fuoco sacro richiesto la creazione di una nuova Comunità, se il colore politico dell’Amministrazione dell’Isola del Giglio fosse stato diverso, come era in precedenza, perdendo così la maggioranza in Assemblea? Solitamente le regole non si cambiano con la partita in corso. Non si rafforzano maggioranze asfittiche, con regole che debbono valere solo per le legislature che verranno in seguito ed in questo non concordo con alcuni consiglieri di minoranza che hanno avvallato tutto questo, contribuendo alla modifica dello Statuto. In conseguenza di questa manovra, nella attuale legislatura sono aumentati i consiglieri: 3 per la maggioranza ed uno per la minoranza, che hanno determinato una nuova situazione politica non scelta dagli elettori, ma da giochi di palazzo. Ma questo non basta. Tale situazione ha creato la necessità, per contentare tutti, di aumentare il numero degli Assessori, da 7 a 9 più il Presidente e questo atto inopportuno va contro i dettami oltre che del buon senso, anche dell’ultima Legge Finanziaria. Attualmente, infatti, si spendono per gli Amministratori della Comunità Montana 187.000 euro, mentre tale cifra andrà ben oltre i 200.000 euro, non rispettando la Legge Finanziaria che impone la riduzione del 10% del “costo della politica”, che si era verificato nell’anno precedente e che tutti gli Enti hanno l’obbligo di rispettare. Questo aumento di spesa, oltre che illegittimo, è spropositato per i compiti che deve svolgere una Comunità Montana, specialmente dopo aver ceduto ad ASA il settore idrico, nel quale si identificava in massima parte sia amministrativamente che economicamente l’attività di tale Ente. Il Presidente afferma continuamente che il personale a sua disposizione è insufficiente per le numerose nuove competenze, incolpando di ciò, con la ormai solita filippica, il Governo che taglia le risorse, auspicando per questo la nascita di un nuovo Esecutivo. Io direi che si sia andati alla ricerca disperata di competenze, per giustificare scelte e politiche inopportune, perché senza alcun dubbio il numero degli Assessori è superiore ai veri ed importanti compiti che all’Ente comprensoriale sono rimasti. Per questo, vorrei dire al Signor Presidente della Comunità dell’Arcipelago, che vada pure avanti su questa strada, sulla quale noi non lo seguiremo, perché ci pare assurdo scaricare su di una intera Comunità i costi di scelte politiche sbagliate, inutili e fini a se stesse.


sindaco martini marciana marina

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