Caro Alberto, caro Sergio, Mi permetto di notare che i vostri articoli di oggi mi lasciano perplesso. Intervistare un capo Massone chiedendo se la Massoneria fa cose sporche vuol dire "tirare" ad arte una certa risposta. Fa il paio con Peria che chiede i nomi di una associazione che fa della riservatezza il suo punto di forza. C'è poi un presupposto non corretto (e il cui uso da parte di molti in queste settimane è non corretto): che il PRC o il capogruppo Palmieri abbiano affermato che la Massoneria fa cose illecite. Ormai mettermi e metterci in bocca cose mai dette è sport popolare (vedi ieri TIRO FISSO, con il suo articolo pieno di falsità e sulla stessa linea lo Scelza pensiero di alcuni giorni fa, ascoltatevi le cassette del Consiglio C.). Le vostre testate hanno avuto però lo stesso comportamento:farmi(ci) dire delle cose per bocca di altri senza chieder conferma, nè contraddittorio. Non è modo di agire che condivido. Anche se capisco che può essere utile ai vostri, non uguali anzi divergenti ,obiettivi politici. Entrambi distanti, ma non allo stesso modo ovviamente da quelli del mio partito e, a mio parere permettetemi, dall'interesse della Città. Come stanno le cose lo potete dedurre da atti e comportamenti ufficiali e ben conosciuti, sfuggendo quindi al rischio di contrapporre due versioni di parte. Anche perchè mentre i Peria e gli Scelza esternano, il PRC responsabilmente tace in questa fase delicata. Fare un'intervista a Peria, di stile "inglese", per una testata abituata a schierarsi come Elbareport, mi lascia dubbioso. Peria dice delle cose ma sta evidentemente operando per altro, ha revocato tramite i Vigili urbani le deleghe a un partito e avuto comportamenti politicamente inquietanti da un mese ma l'intervista di Elbareport lo mostra come un placido e responsabile politico dell'ammucchiata centrista. Mi auguro maggiore volontà da parte vostra di informare sulla crisi e i suoi reali motivi, ovvero l' inefficenza dell'amministrazione Peria e il forte rischio che a causa di questa, se non si cambia strada, il comune e l'intera isola finiscano in mano alla destra. Forse può sembrare strano, ma Portoferraio queste cose le ha capite. Nonostante tutto. Con immutata stima Daniele Palmieri Caro Daniele Hai detto bene che Elbareport è un giornale schierato, ed è, ed è stato schierato, in concreto a sinistra, spesso assumendo posizioni più radicali di quelle assunte dalla amministrazione (con e senza Rifondazione dentro). Lo abbiamo fatto non risparmiando critiche feroci, avendo una concezione dell’urbanistica assai più conservativa ed informata al riuso dell’esistente, pensando che la nautica da diporto e soprattutto la portualità turistica non debbano avere un ruolo egemonico nel disegnare assetti territoriali, denunciando la vergogna culturale dell’aver condannato a morte (per qualche dollaro in più) l’ex-magazzino ATL, e quella della spiaggia della Cala dei Frati, preclusa alla gente (per qualche noia in meno a qualche notabile), perché anche questa giunta, come quelle che la hanno preceduta non ha alcuna volontà politica di restituirla alla frequentazione pubblica (impipandosene bellamente della legge) e molti altri etcetera. La parte del trombettieri mi viene molto male e pure quella degli "inglesi". Circa il passaggio: “Anche se capisco che può essere utile ai vostri, non uguali anzi divergenti, obiettivi politici. Entrambi distanti, ma non allo stesso modo ovviamente, da quelli del mio partito e, a mio parere permettetemi, dall'interesse della Città” devo dire che mi sembra strano, che tu abbia individuato un obiettivo politico in quello che faccio diverso da quelli che conosci. L’obbiettivo politico della mia vita, il solo forse, è sempre stato quello di far crescere in consapevolezza democratica i cittadini, che se finivano per spostarsi a sinistra meglio, tanto di guadagnato, tutto lì. Uso una metafora: quello che rispose sul palco nel piazzale della Linguella uno degli Intillimani a chi scandiva “Cile Rosso! Cile Rosso!” “No compagni .. Cile Libero, Cile Democratico a farlo Rosso ci penseremo dopo noi”. L’intervista che tu definisci “inglese” e che io defininerei “attenta a non creare ulteriori elementi di casino che ce ne sono abbastanza” è uscita in un momento che può risultare decisivo per la ricomposizione del quadro politico “nella chiarezza” (in questo concordo con Peria) che è una condizione indispensabile e tuttavia non sufficiente per non tornare indietro. C’è bisogno che lo ripeta? Non si è abbastanza capito che personalmente considererei una grave iattura un centrosinistra “epurato” di Rifondazione, così come la definitiva giubilazione dell’assessore Palmieri che ritengo un indispensabile elemento di riequilibrio a sinistra di questa squadra di governo, della creazione della quale porto pure una infinitesimale responsabilità? Credi che non sappia o non abbia capito che diversi tra i DS (ormai sempre più clubbino) leggono questo momento come pretesto per prendersi delle vendette (qualcuno più incontinente lo ha pure dichiarato) per il mancato salire al soglio sindacale di Scelza (Franco) di cui (sbagliando) individuano in Rifondazione la prima responsabile? Dovevano vertere su questi altri argomenti (in questo momento) le domande? Ora che mi ricordo un’altra domanda a microfoni spenti sui poteri forti a Peria l’ho fatta: “E ora come la sbarchi nel P.D. visto che i D.S. hanno sdoganato i massoni?” Ma era, partendo da un dato certo, a presa di culo, gliene potevo fare pure altre "serie" di diverso tipo: per esempio se pensava di aver stigmatizzato nella giusta misura gli sproloqui consiliari di qualche scortese pipogeno, ma finché c’è un margine perché si pensi di continuare (dal tuo punto di vista magari si inizi in ritardo, dal mio per certi versi pure) a governare, secondo il mandato di più di quattromila elettori, non mi metto a fare casino anche io. Dici che non c’era contraddittorio rispetto a quello che è stato pubblicato: ma in primo luogo nessuno ti impediva di replicare, poi sai benissimo che io non redaziono né commento troppo le notizie politiche, da sempre preferisco far parlare i documenti ufficiali o riportare dirette dichiarazioni e quando ritengo opportuno commentare lo faccio a parte. La replica la attendevo dal PRC e dalle altre forze politiche, comunque avrei successivamente intervistato Rifondazione (sempre che non avesse emesso un comunicato) in occasione dell’incontro col sindaco. Infine questo parallelo con il “Signor Massone ci dica” (visti anche gli idilliaci rapporti che ho da sempre con gli abituali frequentatori delle logge di cui troverai riscontro pure oggi) non ti nascondo mi ha leggermente inquietato: sai benissimo che io interviste col cappello in mano o col cappuccio in mano o in testa, non ne faccio né a chi è 33 né a chi è 2 metri e 33. Un Abbraccio
Peria Palmieri