Il dialogo fra culture: una realtà che viene da lontano. Come nel caso del Mediterraneo del Medioevo in cui convivevano cultura latina e cultura araba. Proprio questo è stato l’argomento al centro di un incontro svoltosi nel carcere di Porto Azzurro, organizzato dal Polo Universitario Penitenziario in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria e l’Associazione elbana “Dialogo”. La lezione è stata tenuta dal prof. Stefano Perfetti e dalla prof.ssa Cristina D’Ancona, docenti dell’Università di Pisa. Hanno partecipato studenti della classe Quinta A dello Scientifico “Foresi” di Portoferraio, accompagnati dagli insegnanti Patrizia Becherini e Nunzio Marotti, studenti reclusi (liceali e universitari) e volontari, fra cui la presidente di “Dialogo” Licia Baldi e la responsabile dei tutor per gli universitari Mariangela Parolini. Sono stati letti e commentati scritti a testimonianza del rapporto proficuo fra culture greca, latina e araba (e con tracce di quella ebraica, per la presenza attiva nel sud della Spagna), lasciando emergere la positiva convinzione dell’universale ricerca della verità, sempre aperta al confronto e mai chiusa nella pretesa superiorità o nell’atteggiamento di esclusivi detentori. In particolare, è stato richiamato il ruolo del sistema universitario che appariva caratterizzato da entusiasmo nella ricerca e da desiderio di superare le frontiere linguistiche. Anche sollecitati dalle domande dei presenti, i relatori hanno espresso valutazioni sull’attualità, attraverso analogie, improntate alla consapevolezza dei conflitti esistenti e alle possibilità di dialogo. Dopo quella sul tema “Pace e guerra fra etica e diritto”, è questa la seconda iniziativa realizzata nel carcere in collaborazione con il Polo Universitario Penitenziario. Altre seguiranno nei prossimi mesi su argomenti di interesse dei detenuti universitari (che sono una quindicina).
carcere braccio porto azzurro