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Sindaco Martini: l'Esa ha bisogno di impegni seri

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 04 aprile 2006

"Lo smaltimento dei rifiuti - scrive il Sindaco di Marciana Marina Giovanni Martini - è il più grande impegno comprensoriale che ci stiamo portando dietro da anni senza riuscire a vederne la ben che minima soluzione. Già nel 1998 tutti i Comuni elbani sottoscrissero un accordo di programma nel quale si sanciva il riconoscimento di ESA come la sola società sul territorio in grado di permettere il superamento della frammentazione delle gestioni. Passarono 2 anni e nel 2002 fu affidata ad ESA la gestione dello smaltimento dei rifiuti. Siamo andati avanti con riunioni, firme di protocolli d’intesa con Provincia e Regione, ma non siamo mai giunti ad un vero accordo che coinvolgesse tutti i Comuni elbani. Finalmente, con “il nuovo che avanzava”, il 7 gennaio 2005 fu firmato un ennesimo protocollo d’intesa, che vedeva protagonisti tutti i Comuni elbani e la Provincia di Livorno. In questo accordo si definivano punti essenziali, con scadenza definita e vincolante, che avrebbe risolto definitivamente l’annosa questione dei rifiuti. Orbene, è trascorso un anno e mezzo e siamo ancora al punto di partenza per la maggior parte degli obiettivi. Ad oggi non si sa ancora quando inizieranno i lavori per l’ampliamento della discarica di Literno, ESA ha dovuto interrompere quelli relativi alla ristrutturazione dell’impianto del Buraccio, perché non arrivavano i soldi, provenienti dal Fondo Speciale delle isole minori, che la Provincia, tramite la Comunità Montana, doveva solo trasmettere alla Società; la Provincia di Livorno si era impegnata a definire, d’intesa con i Comuni, entro il 31.03.2005 un programma o specifico progetto per la previsione di aree per il deposito di inerti; il Comune di Portoferraio si impegnava a fornire una proposta allo scopo di favorire l’ingresso di tutti i Comuni nell’assetto proprietario di ESA, cosa che è stata in parte fatta, ma che non ha portato ad alcun atto risolutivo. Di chi è la responsabilità di tutto questo? A chi devono chiedere conto i cittadini? Siamo di fronte non solo a superficialità ma ad una incapacità politica delle autorità che questo impegno si erano solennemente assunto. E l’ATO 4 dov’è? Perché non interviene? Perché interviene solo con fumosi incontri di circostanza senza nessun raccordo con la realtà elbana e senza nessuna proposta di soluzione dei nostri problemi? I cittadini dell’Elba hanno il diritto di sapere quando pagheranno le stesse tariffe della TARSU che vengono pagate a Piombino a Cecina od a Livorno. Siamo da sempre penalizzati, abbiamo fino ad ora ricevuto solo promesse dal “Continente”, chiacchiere, tavoli di concertazione, inutili e fini a se stessi, solo per dare spazio e visibilità al politico di turno. Ma le colpe sono anche nostre, perché sempre con quel protocollo d’intesa affidammo al Comune di Campo nell’Elba, che lo aveva espressamente richiesto, l’incarico di portare a termine, tramite l’Arch. Ferrari, il progetto di ampliamento della discarica di Literno, che già da anni aveva predisposto. La Provincia si rese garante dell’accordo. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, perché nessuno di noi ha mai visto questo progetto e tantomeno si è visto l’ampliamento della discarica, la cui non realizzazione ci costringe a portare i rifiuti a Rosignano, con un costo enorme che ricade su tutti i cittadini. Il Comune di Marciana Marina ha sempre pagato le quote dovute ad ESA per lo smaltimento dei rifiuti, anzi a volte le ha anticipate su richiesta della Società per pagare gli stipendi ai dipendenti, perché ha da tempo programmato il totale ricupero del costo della TARSU, come prescrive la Legge, da parte della cittadinanza. Per questo, paghi chi deve pagare, senza compromessi e patteggiamenti, perché ESA deve andare avanti e deve effettivamente diventare la Società di tutti i Comuni. Sappiamo bene che abbiamo problemi, legati all’insularità ed al turismo, che accentuano le difficoltà per lo smaltimento dei rifiuti. Ma questa è una questione che deve essere risolta in effettiva collaborazione con la Provincia, con la Regione (che tante colpe ha sulla imposizione del gassificatore del Buraccio), con l’ATO rifiuti perché non si può pretendere che questo fondamentale problema venga risolto unicamente dalle comunità elbane. E’ l’ora di finirla, è l’ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, istituzionali e politiche, perché i cittadini elbani sono stufi di promesse vuote e mai realizzate. Cessino finalmente i localismi esasperati ed inconcludenti, si superi l’incapacità decisionale di coloro che hanno il potere politico di intervento su situazioni, per noi singoli Comuni, di insanabile contrasto. E’ l’ora che si intervenga con decisione e chiarezza, segnalando coloro che sono inadempienti, che ostacolano un processo forzatamente e necessariamente unitario, perché ognuno di noi deve rispondere dei propri atti non solo ai propri concittadini ma anche a tutti gli Elbani, che sono quelli che poi pagano le conseguenze dei nostri errori".


Literno discarica

Literno discarica