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Frontera interviene sulla guerra in Iraq

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003

Il Presidente della Provincia di Livorno, Claudio Frontera, apprese le drammatiche notizie di cronaca riguardanti l’uccisione dei giornalisti in Iraq, ha scritto questa mattina due lettere significative indirizzate l’una al Presidente della Camera On. Pier Ferdinando Casini, al Ministro degli Affari Esteri, On. Franco Frattini e ai Presidenti della Rai e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’altra, riportata di seguito nell'articolo, al Presidente e a tutti i consiglieri del Consiglio Provinciale, a seguito anche del dibattito, avvenuto durante la scorsa seduta del Consiglio, dedicata proprio alla guerra in Iraq.In occasione del dibattito in Consiglio Provinciale del 24 marzo 2003 sul tema della guerra in Iraq avevo scelto di porre in particolare evidenza il tema dell’informazione come elemento di particolare importanza tra i tanti che questa guerra ha suscitato e suscita. "La cronaca odierna, con la notizia della morte di due giornalisti che svolgevano il loro servizio, deliberatamente presi di mira da un carro armato (anche se per errore) e la contemporanea uccisione di un altro giornalista della TV Al-Jesira, conferma purtroppo che ai rischi che sempre si accompagnano alla difficile professione dei reporter di guerra, si accompagnano, in questa occasione difficoltà e pericoli che non possono lasciare indifferenti tutti coloro che ritengono la libera informazione un cardine per la democrazia e la libertà. Per questo motivo ho espresso, a nome della Giunta Provinciale, alla Federazione Nazionale della Stampa e all’Ordine dei giornalisti un messaggio di solidarietà associandomi alle parole pronunciate dal Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, e alle preoccupazioni espresse dalla Presidente della RAI, Lucia Annunziata, nei confronti del Governo affinché siano garantite ai professionisti della RAI e a tutti i giornalisti operanti in Iraq quelle condizioni di sicurezza che sono stabilite dalle Convenzioni Internazionali. Ritengo che il Consiglio potrebbe associarsi, con un ordine del giorno da approvare nella prossima seduta, a tale richieste. Ritengo infatti che se i giudizi politici possono divergere, sarebbe strano se un’assemblea elettiva si rivelasse indifferente o sottovalutasse il ruolo dell’informazione sui fronti di guerra. La mobilitazione e la stessa esistenza di un vasto fronte di opinione pubblica (nel nostro Paese e in molti altri Paesi europei e non europei contrari alla guerra in modo largamente maggioritario) dipende infatti essenzialmente dalla libera informazione. In questa guerra, come osservavo nel dibattito svolto in Consiglio Provinciale, ci sentiamo sovrastati da una mole impressionante di notizie e soprattutto di commenti, ma spesso siamo privati di una corretta informazione su quanto sta realmente avvenendo ora per ora, per esempio in queste ore nelle strade di Bagdad. Abbondano al contrario foto e immagini ufficiali dell’una o dell’altra parte (anche se in misura e in quantitativi fatalmente sproporzionati). I liberi giornalisti che si trovano in prima linea sono l’occhio dell’opinione pubblica mondiale e al loro valore, come a quello di Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli alle quali è intitolato il Centro di Formazione Professionale della Provincia di Livorno, i componenti di un’assemblea elettiva credo siano tutti fortemente riconoscenti". Claudio Frontera


Claudio Frontera Conferenza Regione

Claudio Frontera Conferenza Regione