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Il compendio minerario al Parco

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003

In seguito all’accordo firmato con il Ministero dell’Ambiente, lunedì pomeriggio, presso l’Agenzia del Demanio di Livorno, è stato firmato l’affidamento del Compendio Minerario dell’Elba all’Ente Parco. La filiale di Livorno dell’Agenzia del Demanio ha riacquisito da Fintecna S.p.a., il cui mandato era scaduto il 31 marzo 2003, il Compendio Minerario dell’Elba e lo ha affidato contenstualmente in consegna al Parco. Con questa firma si è concluso il passaggio dell’affidamento delle ex miniere al Parco. Il prossimo passo sarà la riunione convocata per venerdì p.v. con le Amministrazioni di Rio Marina, Capoliveri e Porto Azzurro, per definire gli interventi da effettuare, anche in considerazione delle peculiarità delle diverse aree minerarie. L’affidamento della gestione, manutenzione, vigilanza e riqualificazione delle aree dell’intero compendio minerario dell’Elba al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano rappresenta un momento storico per gli elbani che si riappropriano di una parte fondamentale del loro territorio. Un pensiero va, in particolare, a tutti coloro che hanno lavorato con fatica e sacrificio nelle miniere e alle loro famiglie. Le miniere sono, prima di tutto, un patrimonio storico e culturale per gli elbani, ma devono anche essere viste come possibilità di un nuovo sviluppo economico, non più di natura industriale, ma turistica. E’ doveroso, inoltre, ringraziare il Ministro Matteoli e tutti coloro che si sono adoperati al raggiungimento di un così importante accordo. Il compendio minerario dell’Isola d’Elba, riguardante le aree ex minerarie poste nei comuni di Rio Marina (le miniere di Rio e di Rio Albano), Capoliveri (miniere di Calamita, Ginevro e Sassineri) e Porto Azzurro (miniera di Terranera) si estende su 1.048 ettari di cui c.a. 700 ettari sottoposti a coltivazione e ora affidati al Parco. Queste aree, tra l’altro, racchiudono emergenze e valori ambientali di rilievo e notorietà internazionale inserite nell’elenco provvisorio della World Heritage List of Geological Sites dell’UNESCO. La storia dell’Elba è fortemente legata alla storia delle sue miniere. Infatti, l’attività di estrazione di minerali dell’Isola d’Elba sembra abbia avuto inizio alcune migliaia di anni avanti Cristo ad opera di abitanti provenienti dall’attuale Liguria e chiamati “Ilvates”, da cui sarebbe derivato il nome “Ilva”, antica denominazione dell’Isola; di certo, i resti di forni ed i cumuli di scorie ritrovati sul territorio elbano testimoniano delle attività minerarie e metallurgiche che vi erano effettuate ai tempi degli Etruschi e poi dei Romani. In seguito, le attività di estrazione e lavorazione del ferro proseguirono con continuità anche durante le dominazioni della Repubblica Pisana e della Signoria dei Medici fino alla svolta industriale che conduce alla nascita della Società Elba nel 1899, con la costruzione dei primi altoforni a Portoferraio, distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la Guerra inizia la lenta decadenza dell’attività estrattiva fino alla chiusura, nel 1981, dell’ultima miniera attiva, quella del Ginevro. Si è calcolato che dalle miniere dell’isola siano stati estratti da 80 a 100 milioni di tonnellate di pezzi di minerali e, ad oggi, le miniere non sono ancora esaurite. Il recupero e il futuro delle aree ex minerarie si trova nella loro storia e l’impegno del Parco è di mettere di nuovo alla luce la natura e la bellezza delle miniere elbane.


miniere terranera

miniere terranera