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Amministratori elbani in pellegrinaggio a Livorno per scongiurare la crisi dell'ESA

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 29 marzo 2006

Una folta delegazione di amministratori in trasferta a Livorno per scongiurare il collasso del sistema rifiuti all’Elba. Rappresentanti di cinque comuni (Portoferraio, Capoliveri, Marciana, Rio Elba, Rio Marina) il presidente ed il direttore dell’Esa, a colloquio con l’assessore provinciale all’ambiente Rocco Garufo per sollecitare la Provincia a farsi da intermediaria con la Regione. Occorrono soldi, maledetti e subito (e neppure pochi), altrimenti soffochiamo nei debiti e nella sporcizia. La questione è seria. Dal momento che ancora non sono stati completati gli interventi al Buraccio e a Literno l’Elba spende una fortuna a smaltire tutti i rifiuti presso la discarica di Rosignano. Si chiede perciò alla regione, tramite la Provincia, di sostenere finanziariamente questa fase intermedia, “altrimenti – spiega il sindaco Roberto Peria – i rincari graveranno sui cittadini e sulle imprese rendendole non più competitive.” Due sono le richieste principali: un concreto intervento economico e l’esenzione dalla ecotassa, cioè un costo aggiuntivo richiesto ai cittadini in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Provincia per la raccolta differenziata. Ma perché si è giunti sull’orlo del collasso? Ci sono stati i noti ritardi di adeguamento dei due maggiori impianti di smaltimento, sia per la disfunzione tutta elbana per quanto riguarda la collaborazione tra le amministrazioni comunali, sia anche – come sostiene il vicesindaco Angelo Zini – per una certa superficialità da parte della Provincia, che ha sottovalutato il problema e che ha ritardato l’erogazione dei fondi destinati all’adeguamento delle strutture. “E’ vero che Campo nell’Elba non ha ancora presentato il progetto di adeguamento della discarica di Literno – dichiara il vicesindaco – ma la Provincia, che è l’ente competente in materia, aveva il dovere di richiamare all’ordine il comune inadempiente. Mi sembra che la questione rifiuti all’Elba sia stata trattata con troppa superficialità. Forse non ci si è accorti della gravità dell’Elba”. Pensare che nel frattempo il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato una nota nella quale si fa finalmente chiarezza sui destini delle alghe tolte dagli arenili. Esse devono essere trattate come normali rifiuti e conferite in discarica. Una semplificazione rispetto a quanto sostenuto dal decreto Ronchi che invece le considerava rifiuti speciali. Ma adesso per il disastrato sistema elbano anche conferire le alghe in discarica è un lusso. Il 31 marzo prossimo arriverà una delegazione di tecnici della Provincia per un sopralluogo a Literno e per individuare una sito provvisorio dove poter stoccare le alghe in attesa di tempi migliori.


Literno discarica

Literno discarica