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Enrico Graziani rinviato a giudizio per turbativa d'asta - prime reazioni

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 22 marzo 2006

L'ex vicesindaco di Campo nell'Elba, Enrico Graziani, e l'ex dirigente dell'area tecnica dello stesso comune, Luigi Caselli, sono stati rinviati a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare, Maria Sammarco, con l'accusa di turbativa d'asta in concorso. I fatti contestati risalgono all'estate del 2003 e riguardano una lottizzazione Peep in località Bovalico. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Giuseppe Rizzo, Graziani, nella sua qualità di assessore all'ambiente e lavori pubblici del comune, e Caselli, avevano modificato il regolamento del Peep dopo la chiusura dei termini di presentazione del bando di prenotazione dei lotti, introducendo due nuove disposizioni consistenti nella modifica del calcolo del punteggio determinando in tal modo l'illegittima esclusione di un'associazione temporanea d'impresa costituita da due aziende locali e favorendo, quindi, l'assegnazione dei terreni a una cooperativa di Montecatini Terme. Il processo sarà celebrato a Portoferraio il 2 aprile 2007. E, perennemente "sulla notizia", il circolo dell'Arcipelago Toscano di Legambiente ha fatto pervenire già in serata di Martedì una nota sulla vicenda e più in generale sulla complessiva partita dei PEEP elbani: "Il rinvio a giudizio - scrive il Cigno Verde - dell'ex vicesindaco di Campo nell'Elba, e dell'ex dirigente dell'area tecnica dello stesso comune per fatti che riguardano una lottizzazione Peep, che fa seguito agli avvisi di garanzia dello scorso ottobre per il PEEP di Lacona/il Pino, conferma l’allarme lanciato 5 mesi fa da Legambiente e Verdi dell’Arcipelago e che non era rivolto certo al solo Comune di Campo nell’Elba, dove pure si è andati ad un PEEP di oltre 200 case, con richieste di costruire fin dentro il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che gli ambientalisti definirono subito sovradimensionato rispetto ai reali bisogni di prima casa e con forti ricadute ambientali e paesaggistiche. All’Elba i PEEP si stanno trasformando troppo spesso nell’ennesima occasione per costruire - continua il comunicato degli ambientalisti - e non per risolvere le giuste esigenze degli elbani, con abitazioni che addirittura vengono messe sul mercato perché gli assegnatari sono in numero minore a quanto realizzato o si sono ritirati di fronte a prezzi al mq. che scoraggiano molti soci iniziali delle cooperative, che si ritirano e vengono sostituiti da altri soci più danarosi, in molte occasioni non proprio da giovani coppie di sposi e conviventi o cittadini in difficoltà abitative reali. Legambiente - va a concludersi la nota - esprime fiducia nell’operato della magistratura e nelle forze dell’ordine ed invita le amministrazioni comunali a vigilare per evitare assegnazioni improprie e non necessarie e fenomeni speculativi, a anche che nella costruzione di case di edilizia economica e popolare, realizzate grazie a determinazioni di Amministrazioni Pubbliche, si sfruttino lavoratori in nero e clandestini".


graziani enrico firma

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