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Le banche di campagna hanno battuto la City

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 19 marzo 2006

Così ha titolato nei giorni scorsi la sua prima pagina il Mondo il settimanale economico in uscita con il Corriere della Sera, che affronta le problematiche legate al mondo dell’economia italiana e non solo. Un titolo a tutta pagina per mettere in luce questa nuova importante realtà economica di casa nostra che pare abbia dato grandi risultati ai piccoli risparmiatori che hanno deciso di investire su di lei. Secondo recenti indagini di settore realizzate proprio dal settimanale il Mondo infatti, pare che il risparmiatore che negli ultimi anni ha ottenuto le maggiori soddisfazioni in termini di rendimento dei fondi comuni di investimento sia proprio il cliente delle banche di credito cooperativo, in sigla BCC, le vecchie casse rurali ed artigiane. Dall’analisi effettuata emerge che le BCC hanno assicurato in media ai fondisti nell’ultimo anno appena concluso un guadagno dell’11,76% il più alto in assoluto soprattutto se paragonato alle rendite garantite dagli altri istituti, basti pensare che i gruppi esteri hanno reso il 6,98%, le Banche Popolari il 5,88% e le big five San Paolo, Montepaschi, Caam, Pioneer e Fineco solo il 5,55%. Ed i dati non cambiano se si allunga l’orizzonte temporale. Nella classifica dei rendimenti ponderati sul patrimonio relativo al periodo 2003/2005 al primo posto c’è sempre il sottoscrittore di fondi comuni delle bcc con un profilo medio del 23,43%. Insomma i banchieri dei centri minori sono stati capaci di far fruttare di più i soldi dei propri clienti. A confermare il dato il Presidente della Banca dell’Elba di Credito Cooperativo Luca Bartolini, che si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti ed i servizi offerti ai propri clienti ed investitori in questi primi anni di attività. “Ciò che deve dare fiducia è il rapporto diretto con il cliente, che può contare su di noi per una scelta oculata sugli investimenti da effettuare, poiché lavoriamo sempre con l’intento di individuare le soluzioni più vantaggiose in funzione degli scenari di mercato”. L’ago della bilancia d’altra parte sembra spostarsi sempre più verso le piccoli banche, soprattutto da quando come in questo momento storico sta avanzando la realtà dei grandi gruppi bancari verso i quali i risparmiatori nutrono una vera e propria avversione. In questo contesto la banca di credito cooperativo ha saputo operare con giudizio conquistando con la sua capacità di relazione la fiducia di famiglie e piccole imprese e non meno importante, quote rilevanti di mercato. Un bel risultato e un ottimo punto di partenza anche per la Banca dell’Elba che può considersi un’importante risorsa per il territorio e per l’economia dei suoi abitanti.


banca elba

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