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A Sciambere del far da sé

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 02 aprile 2011

Meno male che nessuno oggi ci ha inviato i suoi pensieri (buffi o seri) né un Cambi, né un Contin (il Mitile), né un Drusiani, né un Giannì, né un Lucchesi, né un Moschini, né un Totaro, né un Tozzi, né un Venneri e neppure un Galassi (non te la prendere Andrea se ti ho tirato fuori dall'ordine alfabetico), commettendo la leggerezza di affidare un po' del suo conoscere e del suo spirito ai confini ristretti, parziali e settari di questo "simpatico blog serale", che a morsi e bocconi esce per la duemilacinquecentosettantaduesima volta. Hanno così evitato la giusta reprimenda del massimo pensatore che alberghi tra Filetto e il passo del Monumento, il pivot culturale-ambientale dell'Elba, la chiave di volta del sapere dell'arcipelago, e via via acconciamente gonfiandosi siccome aerostato (la fama sua), il principale esegeta dell'Ente Supremo che benignamente calchi questo misero orbe terracqueo. Oggi ci tocca fare da soli, per fortuna ci pensa il Tirreno a passarci la palla, raccontandoci dell'ultima uscita del capataz vaporino, quella sulla tassa di soggiorno (idea già sposata da quel fiorentino che parla con la bocca sbrescia che ci sta simpatico come un attacco di cacarella). Bel colpo Joe! Dopo la visita del Berlusca a Lampedusa e le sue promesse, ci aspettavamo che l'immarcescibile lungonese partisse in caccia di una barcata di tunisini da alloggiare in un campo profughi alla Pianotta, per poi poter reclamare (a compensazione) la costruzione del vagheggiato casinò, e invece... ricominciamo col mantra: chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai ....


Comune di Porto Azzurro  municipio

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