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Verdi: Bosi e la raccolta differenziata che non c'è

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 12 marzo 2006

Il Sindaco di Rio Marina, oltre ad inaugurazioni multiple ed elettorali, dovrebbe dirci se nel Piano Strutturale bloccato dal TAR, nelle varianti e nei Piani Particolareggiati generosamente approvati in questi anni, oltre ai metri cubi di Capo d’Arco e del villaggio paese, ha previsto le aree per lo stoccaggio dei rifiuti e le aree ecologiche (oppure si è accordato con altri Comuni limitrofi per farle) senza le quali è impossibile realizzare davvero la raccolta differenziata dei rifiuti. Come previsto nel piano aziendale di ESA è questo infatti uno dei tasselli necessari per portare a regime lo smaltimento dei rifiuti all’ Elba, accanto alla sistemazione del Buraccio (rewamping) ed all’ampliamento della discarica di Literno. Il Senatore Bosi, mentre non onora gli impegni presi in materia, si lamenta che i cittadini pagano troppo per la raccolta dei rifiuti, ma si dimentica di dire che senza che i Comuni, il suo compreso, mettano in atto davvero una politica per la raccolta differenziata, non ci potranno mai essere i notevoli risparmi derivanti dallo smaltimento in loco della parte organica ora esportata a caro prezzo. Bosi inoltre, essendo uomo del governo Berlusconi, dovrebbe ben sapere che se il suo Comune non farà precise scelte politiche (che non spettano ad ESA) i suoi cittadini dovranno pagare in più anche l’ecotassa (decine di migliaia di euro) per non aver raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previste dalla legge. Ci sembra che su questa materia il Senatore Bosi abbia le idee abbastanza confuse e speriamo che la visita elettorale e le ripetute inaugurazioni del Ministro dell’Ambiente gli siano almeno servite a farsi chiarire da Matteoli quali sono i compiti politici amministrativi di un Sindaco in tema di rifiuti e quali quelli di un’azienda che, seppur comprensoriale, applica tecnicamente le proprie scelte in base a quel che fanno i Comuni ed alle strutture che mettono a disposizione. Bosi e gran parte del sistema politico ed istituzionale elbano, di fronte ai sempre più salassati cittadini, hanno il dovere morale di evitare loro i costi di una politica che se ne è sempre fregata della raccolta differenziata dei rifiuti e che ha trascinato l’Elba di emergenza in emergenza, fino alla dichiarazione di area a rischio della Regione Toscana proprio su questa questione. Con tutti i Comuni dentro la società partecipata (in maniera proporzionale al proprio pes ) siamo convinti sarà inoltre possibile elaborare nuove soluzioni tecniche per migliorare il servizio. L’Elba e i Comuni elbani, compreso Rio Marina, sono agli ultimi posti nelle classifiche della differenziata e del recupero dei rifiuti, con percentuali indegne di un paese civile e soprattutto di località turistiche; da questa situazione vergognosa non se ne esce scaricando le colpe sugli altri, ma compiendo le ormai non più eludibili scelte politiche e di governo, per accelerare al massimo il raggiungimento di obbiettivi che sono lontanissimi se guardiamo ad altre esperienze toscane, ma anche alla portata se ognuno fa il suo mestiere e non cerca di nascondere i propri ritardi e le proprie inadempienze politico-amministrative con sparate elettoralistiche. Non meravigliamoci poi se, di fronte al trascinarsi di questa e altre questioni strategiche irrisolte e pagate dai cittadini, cresce sempre più la richiesta di un Comune Unico.


bosi fascia

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