La Corte costituzionale ha sospeso il decreto del 24 novembre 2005 con il quale il ministro dell'Ambiente ha confermato nella persona di Ruggero Barbetti l'incarico di commissario straordinario dell'Ente Parco nazionale dell'arcibelago toscano. Con una ordinanza depositata oggi in cancelleria i giudici della Consulta hanno accolto l'istanza di sospensione del decreto avanzata dalla Regione Toscana contestualmente al ricorso con il quale ha sollevato un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Nell'impugnativa la ricorrente contesta al decreto ministeriale di ledere le attribuzioni regionali lamentando che non vi sono state le prescritte trattative fra ministro dell'ambiente e presidente della Regione per il raggiungimento di una intesa. La Corte costituzionale ha riconosciuto che non c'e' stata "una apprezzabile attivita' per addivenire all'intesa", "da un lato mancando - ha osservato - reiretate ed effettive trattative a cio' indirizzate, e, dall'altro, essendosi provveduto a confermare quale commissario straordinario per la durata di sei mesi la stessa persona la cui nomina era stata gia' annullata in precedenza da questa Corte". Nelle more del giudizio sul merito del "conflitto" sollevato dalla Toscana, i giudici della Consulta hanno ritenuto esistenti "le gravi ragioni che giustificano la sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato". "La perdurante operativita' del decreto impugnato - questa la motivazione - comporta una situazione di patente illegittimita' dell'attivita' dell'attuale commissario".
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