Nel passato si è spesso parlato del Comune Unico all’Elba ma i tempi non erano maturi e prevaleva passionalmente il campanilismo con forti interessi territoriali. Negli ultimi mesi e soprattutto negli ultimi giorni è stata ripresa la prospettiva di una Amministrazione Comunale Unica Elbana. Si diffonde la richiesta di “referendum” e si parla dell’argomento in alcuni articoli su giornali e news e poi anche attraverso discussioni nei bar e di piazza. Indubbiamente l’argomento è interessante perché coinvolge la coscienza civica degli elbani in una visione colma di nuove speranze e permette ai cittadini di affrontare con consapevolezza, partendo dalle esperienze del recente passato e dalla situazione presente, le prospettive con un nuovo modo di amministrare l’isola. Si sentono ovunque voci diverse, talvolta favorevoli e talvolta sfavorevoli. La crisi del momento all’Elba, soprattutto del turismo, porta gli elbani a svolgere lo sguardo verso nuovi orizzonti ed a pensare ad un modello di turismo con una Amministrazione dell’isola più avanzata. Indubbiamente la presenza di una Amministrazione Unica all’Elba fa intravedere processi positivi nella definizione dei piani generali integrati e degli obiettivi, nell’utilizzo delle risorse, nei costi di gestione. Inoltre verrebbero ridotti i contrasti esistenti fra i diversi comuni, causati sia dal campanilismo istituzionale esistente che dal diverso colore politico. In questo contesto l’isola parlerebbe con una voce unica che la rappresenta in modo più forte e deciso. Anche se apparentemente il Comune Unico allontana i cittadini dall’entità che li rappresenta, una valida struttura organizzativa che possa prevedere una organizzazione distribuita, permetterebbe un continuo rapporto diretto con le AOL (Amministrazioni Operative Locali) o CIR (Circoscrizioni) o (MZ) Municipi di Zona, aventi uffici e personale assegnato. Questo sia per rilevare i problemi esistenti e fornire i migliori servizi sia per l’effettuare i lavori nei vari territori e di operare per il controllo diretto sul posto. Grande importanza assumeranno quindi le entità locali soprattutto per il controllo nella fase di pianificazione che in quella esecutiva. E’ evidente che è necessario evitare la massima centralizzazione dei poteri come pure il massimo accentramento decisionale tenendo, per le questioni importanti, efficienti rapporti con i cittadini a rappresentanza locale arrivando anche consultazioni pubbliche dirette. E’ pure da evitare che si formi un centro di potere, magari in mano a politici fuori dell’Elba oppure un Carrozzone dispendioso che porti avanti interessi lobbistici o di grandi poteri sull’isola. Con il Comune Unico deve essere attuato, sulla base delle leggi dello Stato, un Sistema integrato di moduli collegati e correlati, sostenendo uno stretto e armonico rapporto Centro e Rappresentanze Locali. L’attività del Centro deve essere attuata con una visione globale per l’intera isola ma tenendo presenti le singole esigenze locali, dando risposte qualificate ai singoli problemi con soluzioni aventi un unico obiettivo. Il modello integrato che si viene a realizzare con il Comune Unico deve rappresentare tutti gli elbani e li deve far sentire vicino all’Amministrazione tutta, per dare maggiore forza all’Elba e nello stesso tempo far sentire i cittadini, per le attese nelle diversità locali, partecipanti ad un processo unico e unificante. Per ottenere ciò è necessario innanzitutto rafforzare la coscienza di essere elbani con un impegno significativo a favore dell’Elba e la partecipazione civile e fattiva di tutti, abbracciando tutto il territorio elbano con parità di diritti e doveri. Per avere i migliori risultati nelle attività e nei servizi pubblici sarà necessario realizzare, con la condivisione delle risorse, una forte flessibilità di movimento e di assegnazione come pure attuare l’ottimizzazione nei vari settori e ai vari a livelli. Il Comune Unico, applicando la democrazia a livelli più avanzati, sia nella forma che nei contenuti come pure portando avanti l’unità etico-morale e socio-culturale, con la formazione di una più forte coscienza dei cittadini elbani aventi usi e tradizioni locali diverse, porterà ad un salto di qualità nella vita civile con una società più integrata, dando le risposte più efficienti nei rapporti con i cittadini e le istituzioni, con costi validi e interventi più qualificati. I questo nuovo modello istituzionale la politica continuerà dare ancora il proprio positivo contributo non solo con i Movimenti ma soprattutto con i Partiti Politici, sia per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale ma anche per le rappresentanze istituzionali a livello locale. Marina di Campo 28 Febbraio 2006
Elba Mappa 350