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La famiglia e le famiglie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 03 marzo 2006

Come non essere d’accordo con la "‘difesa della famiglia" propugnata da alcuni consiglieri comunali? Tutti ne abbiamo una! Forse però sarebbe stato meglio proporsi di "difendere le famiglie" tutte insieme, riconoscendo che sono diverse le modalità di vita delle persone, cittadini che hanno tutti gli stessi diritti e doveri (o c’è qualcuno più uguale degli altri?) . Invece no, in consiglio comunale si è prima proposto (e votato, mi pare) il riconoscimento dei Patti di convivenza civile, sottolineando giustamente in tal modo la discriminazione oggettiva subita da nuclei familiari diversi dalle famiglie formalmente sposate; poi, quasi a correggere l’empietà, si è corsi ai ripari votando la difesa della famiglia (si presume quella "vera", per i promotori). Ora, lasciando fuori dalla discussione chi, per problemi irrisolti di insicurezza sessuale e per cultura cinematografica d’altri tempi, vede il "vizietto" dietro la convivenza civile anche di due pensionati novantenni, vorrei fare una domanda, evidentemente retorica, a chi ha votato quel documento riportato da Elbareport: che senso ha inserire in un ordine del giorno a difesa della famiglia un condivisibilissimo punto 7 che impegna la Giunta: ”coerentemente con gli sforzi finora compiuti (per esempio nell’applicazione della tariffa di igiene ambientale per le famiglie numerose), e a fronte dei tagli della Finanziaria agli enti locali e al fondo sociale, a limitare al massimo le riduzioni della spesa sociale; a rivedere il sistema delle tariffe; a potenziare i servizi materno-infantili e a sostenere quelle famiglie con persone disabili e non autosufficenti"? Poiché non credo che ciò voglia dire escludere da eventuali sostegni pubblici (previsti dalla Costituzione) nuclei familiari numerosi e bisognosi con adulti conviventi invece che sposati, mi pare evidente che non c’ era nessun bisogno di collegare doverose politiche sociali pubbliche alla difesa della famiglia fondata sul matrimonio: se il bisogno è reale esiste al di là delle forme, altrimenti si discrimina. Questo sì che sarebbe un peccato.


carlo rizzoli

carlo rizzoli