Aveva fatto il portiere al "grattacielo" e continuava ad abitare nello stabile sul porto in un piccolo appartamento proprio di fronte all'APT, ed ogni mattina uscendo andava a fare visita al nuovo portiere all'uscita del palazzo. Era così abitudinario che la sua assenza è stata notata dal collega che poco dopo le ore 9.00 è salito a sincerarsi delle sue condizioni, lo ha chiamato da fuori la porta e non ottenendo alcuna risposta ha deciso di usare le sue chiavi. Appena dentro l'uomo ha capito che per Edilio (noto come Ilio) Spinetti, sessantunenne di origini campesi ma da molti anni trasferito a Portoferraio, non c'era più niente da fare. L'uomo era sdraiato sul letto ormai privo di vita fulminato con tutta probabilità da un infarto che lo aveva colto un'ora prima mentre si stava alzando e stava calzando le scarpe che aveva ai piedi. Intorno i segni di una vita vissuta negli ultimi anni in solitudine e nel lasciarsi andare, una di quelle che fanno notizia solo quando si concludono tragicamente e prematuramente come quella di Ilio, che tutti conoscevano per il suo carattere buffo e bizzarro per la vincita al totocalcio di qualche anno fa (presto andata in fumo) per le bevute nei bar per l'esistenza da figlio di un Dio molto minore. Il resto della cronaca è routine l'intervento dei Carabinieri, quello dei Volontari della Croce Verde con il medico che constatava il decesso.
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