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Una rete provinciale per la protezione civile

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 14 febbraio 2006

“Sempre più spesso i cambiamenti climatici ci mettono di fronte ad episodi improvvisi che richiedono una attenta opera di prevenzione e gestione delle emergenze. Il nostro è un territorio fragile dove nei decenni si sono spesso aggiunti interventi edilizi ed infrastrutturali che hanno modificato l’assetto dei corsi d’acqua e la integrità del territorio stesso. Al mio insediamento come Assessore Provinciale mi sono trovata a dover riorganizzare il servizio, appena delegato al dirigente Pierobon, proseguendo sì negli obiettivi disegnati dall’assessore uscente Mario Lupi, ma in condizioni oggettivamente diverse. Innanzi tutto per la mancanza di personale: non possiamo sottovalutare gli sciagurati effetti della finanziaria, che da una parte ha pesantemente penalizzato settori come la Protezione Civile e la Difesa del Suolo, dall’altra ha imposto la riduzione di incarichi esterni. Nonostante l’organico ridotto, abbiamo comunque assicurato la reperibilità, presentato il piano stralcio, proseguito la collaborazione con la Prefettura per i piani di emergenza esterna, nel quadro di un rapporto costante con i Comuni e le Associazioni di Volontariato. Le nuove disposizioni regionali affidano alle Province un ruolo molto impegnativo nella comunicazione di allerta e nella rilevazione dei danni. Tutto questo lo abbiamo garantito in sicurezza e con competenza. Anche nel caso della calamità in Val di Cornia, a differenza di quanto è stato detto, le nostre strutture hanno fronteggiato la situazione di emergenza e la fase di certificazione dei danni, senza l’intervento di altre realtà provinciali. Voglio ricordare, in particolare, le molte riunioni con il mondo del Volontariato a cui abbiamo recentemente chiesto la nomina del coordinatore, in linea con quanto sta avvenendo in tutte le province toscane, e dai quali sono arrivati molti riconoscimenti al percorso di ascolto che ho voluto intraprendere. Gli orientamenti emersi a Lucca, nel recente convegno regionale sulla protezione civile, ci trovano fortemente convinti che la strada imboccata sia quella giusta. Una per tutte: la proposta di unificazione delle sale operative di protezione civile ed antincendio per razionalizzare le risorse e valorizzare ancora di più l’ottima esperienza del servizio provinciale antincendio condotto insieme al Corpo Forestale dello Stato. Per coordinare questi servizi ed i piani comunali di emergenza nella composizione del piano provinciale, stiamo affidando un incarico esterno ad una persona di comprovata esperienza in campo regionale e di indiscussa preparazione. Stiamo inoltre riconfermando l’unico incarico esistente ed attivando una mobilità esterna per garantire la piena efficienza degli uffici. Mentre rilevo che nella cultura amministrativa la protezione civile è ancora vista come un settore separato, credo che il suo collegamento trasversale con i settori della difesa de suolo, viabilità, pianificazione ed attività produttive sia indispensabile per una corretta prevenzione del danno e gestione delle emergenze; in questo senso vogliamo lavorare. Nella Protezione civile non ci sono steccati, non ci devono essere orticelli da coltivare. In questo senso la Provincia vuole assolvere al suo compito di coordinamento e supporto a tutte le realtà territoriali creando quella che abbiamo chiamato “la Rete di Protezione Civile”, basata sul rafforzamento della sala operativa livornese, favorendo la nascita di analoga struttura in Val di Cornia e potenziando quella già operante, con ottimi risultati, all’Isola d’Elba”.


Protezione Civile  CAI  ES 15

Protezione Civile CAI ES 15