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Don Ciotti il 25 febbraio a Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 12 febbraio 2006

LEGALITA’ COME RISORSA IL 25 FEBBRAIO A PORTOFERRAIO Dopo qualche intoppo organizzativo, si sta precisando la manifestazione con Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e Presidente di Libera, Associazione, Nomi e Numeri Contro le Mafie , che si terrà a Portoferraio il 25 febbraio alle ore 16,00, probabilmente al Centro Congessi De Laugier. Il titolo dell’incontro sarà: “Ognuno al posto giusto. LEGALITA’: una risorsa per l’economia e per l’ambiente” L’incontro con la cittadinanza elbana è promosso da LEGAMBIENTE e LIBERA, con l’adesione della Fondazione Exodus. All’incontro pubblico parteciperanno: DON LUIGI CIOTTI (Presidente di “LIBERA" e fondatore del Gruppo Abele); Enrico Fontana (Responsabile Osservatorio nazionale ambiente e legalità); Sebastiano Venneri (Segreteria Nazionale LEGAMBIENTE); Nunzio Marotti (Assessore alla partecipazione del Comune di Portoferraio). Il Comune di Portoferraio ha già assicurato il patrocinio dell’iniziativa ed è previsto un saluto del Sindaco Roberto Peria,sono previste adesione di altri Enti. “Si prospettano adesioni importanti e significative per un tema che all’Elba è di grande attualità – dice Umberto Mazzantini, del Direttivo Nazionale di LEGAMBIENTE – Ma noi vogliamo che siano i cittadini i protagonisti del dibattito Don Ciotti e gli altri partecipanti al dibattito risponderanno anche alle domande dei giornalisti e del pubblico. Credo che l’incontro con Don Ciotti – conclude l’ambientalista – sarà l’occasione per capire l’interesse reale delle forze politiche, economiche e sociali della nostra isola per le tematiche della legalità”. Chi è DON CIOTTI Luigi Ciotti è nato sulle Dolomiti e in seguito è emigrato a Torino. A soli 17 anni, insieme a un gruppo di amici, ha cominciato ad organizzare quello che in seguito diventerà Il Gruppo Abele. Ha dormito per tre anni sui treni di Porta Nuova a Torino con i ragazzi che erano allo sbando. Il passo verso l´organizzazione di iniziative riguardanti il mondo della droga, dell´alcolismo, del carcere, del disagio giovanile è stato breve. Alla domanda del perché di questa scelta di vita, Don Ciotti risponde con un racconto frutto di una confidenza. La vita travagliata di uno sconosciuto, un medico perseguitato dal senso di colpa unitosi al popolo dei senza dimora, ha cambiato per sempre la vita dell´allora studente Luigi Ciotti. A tutti da del tu perché con tutti vuole parlare lo stesso linguaggio e il suo motto è quello di lavorare per un fine comune nel tentativo di costruire qualcosa insieme agli altri. Vorrebbe che il volontariato sparisse perché dedicarsi agli altri non deve rappresentare un´eccezione o la rara virtù di un singolo. Dal 1997 è presidente dell´associazione anti-mafia Placido Rizzotto e tra tutte le iniziative perseguite c´è quella di confiscare i beni, beni guadagnati attraverso la violenza e la morte alla Mafia e farli ritornare fruttuosi. Una battaglia tutt´altro che vinta, ma generatrice di buoni frutti come ad esempio la produzione della pasta Libera Terra, prodotta con il grano delle terre confiscate e con il lavoro dei giovani corleonesi COSA E’ LIBERA Libera è nata il 25 marzo del 1995, con l’intento di coordinare e sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. Fino ad oggi, hanno aderito a Libera più di 1000 gruppi tra nazionali e locali, oltre a singoli sostenitori. La scelta di coordinare tante realtà nella lotta alle mafie, si è rilevata dunque la migliore non solo per il numero dei soggetti coinvolti e per il clima di cooperazione creatosi, ma anche per valorizzare sforzi ed iniziative già esistenti. Libera agisce per favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie, certa che il ruolo della società civile sia quello di affiancare la necessaria opera di repressione propria dello Stato e delle Forze dell’Ordine, con una offensiva di prevenzione culturale. Libera ha organizzato la sua azione in alcuni particolari settori: • il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi, con la valorizzazione e l’informazione sulla legge 109/96, per la quale Libera ha raccolto un milione di firme; l’educazione alla legalità: nelle scuole, per diffondere, soprattutto tra i più giovani, una cultura della legalità e far maturare coscienza civile e partecipazione democratica attraverso lo sport, per recuperare l’enorme potenzialità educativa dello sport e contrastare l’uso del doping e la politica della vittoria ad ogni costo; • il sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti sul territorio; • la formazione e l’aggiornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzioni di contrasto ad esso, attraverso campi di formazione, convegni e seminari; • l’informazione sul variegato fronte antimafia, attraverso strumenti di diffusione notizie e di approfondimento tematico sia a stampa che elettronici. Libera è presente su tutto il territorio nazionale attraverso sedi regionali e coordinamenti provinciali; le associazioni che aderiscono a Libera, nominano un referente che sia in grado di seguirne direttamente i momenti organizzativi e favorire, così, lo scambio di proposte e informazioni sulle attività da svolgere. Libera ha una struttura articolata in: presidenza, vicepresidenza, collegio dei revisori dei conti, collegio dei garanti e referenti regionali. Ad essi si aggiungono, i responsabili di settore, i coordinatori nazionali di specifici progetti e i gruppi nazionali di lavoro. Il presidente di Libera è don Luigi Ciotti, già fondatore del Gruppo Abele di Torino. Il Presidente Onorario è Rita Borsellino. La vicepresidenza, costituita da più membri, ha annoverato fin qui esponenti della Uisp, di Legambiente e dell’Arci, ed è stata il segno del legame tra Libera e le grandi associazioni nazionali ad essa derenti.


don ciotti

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