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A Sciambere dell'agguato televisivo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 19 gennaio 2006

La politica, ha le sue ritualità, e più alta è la sede istituzionale in cui si esplica più solenne e misurato deve essere il linguaggio. Per questo il Presidente della Repubblica ha convocato la commissione di vigilanza Rai, per raccomandare che in campagna elettorale nessuno schieramento in lizza possa abusare della televisione pubblica, sottolineando che la parità tra i contendenti è fondamento e sostanza della democrazia. Sostanzialmente l'atto del Capo dello Stato (Dio ce lo conservi almeno un altro dai di secoli) era equivalente al chiamare al telefono il Presidente del Consiglio dei Ministri (Dio ce lo conservi almeno un altro paio di giorni) per la seguente sintetica comunicazione: "Oh Silvio .. bada che ora hai propio rotto le palle!", ma Ciampi ha giustamente scelto la via meno diretta. Quell'altro imperterrito continua a sorprenderci con gli agguati televisivi, è peggio di Vespa quando deve presentare uno dei suoi pallosissimi libri, c'è il rischio di vederselo spuntare in qualsiasi programma televisivo. Tutto ciò sta iniziando a creare delle psicosi e delle allucinazioni di massa, ora viene avvistato pure dove non c'è: travestito da notaio di Affari tuoi, da bambino (ciuco) a Genius, da Sally Spectra in Beautifull, da Rex nella serie poliziesca. Ci viene in mente che se ci incaricassero di rivolgere al popolo italiano un appello prima del voto ci ispireremmo all'arringa di un avvocato d'ufficio in un film di Totò: "Signori giudici .. una sola parola.. pietà!"


Famiglia berluska

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