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Per una politica socio-sanitaria elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 13 gennaio 2006

L'Isola chiama spesso al suo capezzale amministrativo dei medici, tre attuali sindaci su otto esercitano la professione medica, e non è una combinazione casualmente capitata nella corrente legislatura: la serie "storica" ci propone Marciana Marina (medici tre degli ultimi quattro sindaci) Campo Elba (con il penultimo sindaco farmacista e il terzultimo ed il penultimo vicesindaco medici, ed un medico è all'opposizione) Portoferraio (dove medico era il sindaco precedente) etc. Con tante conoscenze "di settore" tra gli amministratori ci sarebbe stato da attendersi almeno un rapporto meno conflittuale tra ASL e territorio, ma non è andata, o non sempre è andata così. Tra le cause certo c'è la "distanza", non solo geografica, tra le istituzioni elbane e quella livornese (non sempre capace di comprendere le specificità elbane) ma anche l'eterno problema dello "spezzatino comunale elbano" e le sue difficoltà a definire una linea comune delle amministrazioni sui servizi sociosanitari all'Isola. L'iniziativa del Sindaco di Portoferraio che ha riunito non i sindaci ma tutti i consigli comunali elbani in una seduta-confronto con i vertici della USL aveva proprio il fine di abbattere entrambi gli ostacoli, o almeno di avviare processi virtuosi in questa direzione. Ed al termine dei lavori al De Laugier si è constatata l'utilità del nuovo corso e del dibattito che ha posto i responsabili della ASL di fronte a richieste precise e circostanziate di rafforzamento dei servizi, poste oculatamente tenendo conto della "sofferenza" della finanza pubblica. Una delle più pressanti richieste ha riguardato la necessità di rafforzare i servizi ospedalieri, con quelli di Radiologia e Pronto Soccorso in testa, ma gli amministratori hanno anche insistito sulle necessità di aumentare le potenzialità di rianimazione espresse sull'Isola, così come di garantire attraverso la creazione di strutture idonee funzionanti ventiquattro ore il giorno, rapidissimi trasferimenti continentali in elicottero, a partire dalla piazzola portoferraiese che il comune ha finalmente deciso di realizzare alle Antiche Saline. Altro potenziamento è stato richiesto sul fronte dei servizi territoriali, particolarmente sentito nelle frazioni distanti dalla struttura ospedaliera, ed ancora si è chiesto di porre maggiore attenzione tanto al disagio giovanile (ed ai problemi di salute mentale degli isolani) quanto alle specifiche esigenze terapeutico-riabilitative di una popolazione anziana che sta diventando imponente nei numeri. Si è chiesto quindi di andare verso una struttura sanitaria centrale isolana più efficiente, più attrezzata e meglio dotata di personale, ma di ottimizzarne anche il funzionamento irrobustendo i servizi sul territorio, lavorando sulla prevenzione, e favorendo il trattamento in sede decentrata problemi e patologie che possono (e debbono) essere risolte con gli interventi degli operatori della guardia medica e dei medici di base. L'atteggiamento della dirigenza dell'ASL 6 è stato quello di apertura sulle tematiche sollevate nel corso dei lavori. Il nuovo direttore generale dell'ASL Mariotti ed il nuovo responsabile della Zona Elba Trifoglio, pur assimilando i problemi sollevati dagli amministratori isolani a quelli rilevati in altre zone della provincia livornese, hanno assicurato interventi migliorativi nel breve e nel medio periodo. Il tempo ci dirà se chi guida i comuni proseguirà in direzione unitaria nelle scelte di politica sanitaria e se la maggiore attenzione promessa dalla ASL troverà concretizzazione.


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