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Finanziaria, tornano le spiagge in vendita; protestano Regione, Legambiente e WWF

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 17 dicembre 2005

"L’ho giudicata irricevibile quando è stata fatta per la prima volta, la giudico irricevibile oggi quando viene riproposta”. E’ il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, alla norma contenuta nella Finanziaria di mettere in vendita le spiagge. “Il patrimonio paesaggistico e ambientale della Toscana non si tocca – dice Martini – e faremo tutto quello che è in nostro potere per impedire ‘i saldi di fine stagione’ di questo governo. Ribadisco quello che ho detto nell’aprile scorso quando Tremonti tentò inutilmente di inserire questa norma nella legge sulla competitività: non solo è un provvedimento inutile e dannoso per il patrimonio nazionale, ma è anche frutto di quella cultura dei condoni facili che sta facendo regredire il senso civico dell’intero Paese”. Ed al Governatore della Toscana fanno eco le maggiori associazioni ambientaliste Legambiente e WWF: "Dietro la norma contenuta nel maxiemendamento alla Finanziaria, che permette la «realizzazione di insediamenti turistici anche tramite concessione di beni demaniali marittimi», si nasconde la «svendita delle spiagge»". «In sostanza - spiega Roberto De Seta, presidente di Legambiente - si autorizza la realizzazione di insediamenti turistici di qualità di interesse nazionale anche tramite concessione di beni demaniali marittimi che autorizzerebbe, di fatto, la vendita degli arenili. E, cosa ancora più grave, la realizzazione di qualsiasi opera infrastrutturale». Una vera e propria svendita del patrimonio comune finalizzata a rimpinguare le casse statali:. «Dopo il condono e la svendita di beni statali – aggiunge Della Seta – adesso arriva anche la svendita delle spiagge con annesso bonus per edificare a piacere". Per il Wwf con questa norma si dà «semaforo verde alla costruzione di nuovi ecomostri su spiagge e coste italiane. La finanziaria firmata Tremonti - proseguono dal Wwf - permetterà infatti la costruzione di grandi poli turistici sul suolo pubblico derubando i cittadini di spazi che gli appartengono e recando gravissimi danni all'ambiente». Sono il presidente Fulco Pratesi e il vicesegretario Gaetano Benedetto a sottolineare la negatività del provvedimento: «Nella legge - stigmatizzano - manca totalmente il concetto di recupero dell'ecosistema esistente, piuttosto mira a incentivare un'edilizia incontrollata e pericolosa. Inoltre il Governo avvantaggia le grandi imprese, le uniche in grado di sostenere le spese per maxi infrastrutture, penalizzando le piccole, come agriturismi e bed&breakfast».


la foce campo panorama spiaggia

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