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Un'opposizione campese che difetta di coerenza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 02 dicembre 2005

La stagnazione totale del pantano portoferraiese sarebbe mortifera, se non giungessero gli echi del gracidare delle rane del pantano campese, dove la minoranza intrattiene la cittadinanza con iniziative spettacolari, attingendo al popolarissimo genere della sceneggiata napoletana con quel gradevole misto di tragedia e di commedia. Il documento dei Consiglieri Comunali dott. Roberto Montauti e dott. Gianluigi Palombi (ci spiace di non conoscerli, a meno che il dott. Montauti non sia quello stesso che fu consigliere comunale per una decina d’anni come leader dell’opposizione di ‘sinistra’ al sindaco Landi) presenta le caratteristiche di un canovaccio teatrale un po’ scucito, “ma poi quando si sarà in scena si vedrà”. I due Consiglieri hanno anche commesso la leggerezza di dare il documento manoscritto a una segretaria che non è stata in grado di leggerlo bene (si sa, i dottori scrivono con una calligrafia impossibile), e lo ha trascritto un po’ così, tanto che la punteggiatura se n’è andata a spasso e il senso l’ha inseguita. Ma veniamo al succo. Cosa dicono i due? Il retroscena è noto. Il Vicesindaco e Assessore municipale alle politiche del territorio è agli arresti domiciliari. Il partito di riferimento dei due Consiglieri si è impegnato da anni senza successo per ottenere l’intervento della magistratura contro il suddetto (ben sapendo quanto egli sia popolare e rappresenti ampiamente la risposta alle attese dei suoi concittadini, dio ci scampi, tanto da condurre alla vittoria per ben tre volte il suo raggruppamento politico di centrosinistra con un piede nella destra, come direbbe D’Enrico); quando finalmente un pubblico ministero si è mosso, vorrebbero lucrare il massimo vantaggio, cioè andare a elezioni mentre il leader degli avversari non è in grado di agire. Non c’è malizia nelle persone; nell’assoluta assenza di disegni, di programmi, di idee la politica si riduce a una gara a chi vince la corsa: e se il campione degli avversari è zoppo non si può perdere l’occasione. Invece il Vicesindaco si è autosospeso (e sarebbe stato comunque sospeso), ed è stato nominato un successore anche nelle deleghe. E, come è ovvio, l’Amministrazione va avanti, rimandando la corsa alla naturale scadenza del mandato. Questo ai Consiglieri dottori non va bene, e si autosospendono dal Consiglio Comunale. Non si capisce bene la motivazione (quella indicata nel loro documento è incomprensibile: “intraprendendo solamente la via esclusiva delle azioni mirate alla salvaguardia ed alla tutela della credibilità della nostra istituzione, messa in crisi da comportamenti, come si evince dalle cronache, dettati da criteri di presunte illegalità che hanno determinato le misure cautelari disposte dalla Magistratura”: sarà colpa della dattilografa), ma la ragione è chiara: ora o mai più! E così accusano i poveri consiglieri di maggioranza (eletti regolarmente dal popolo e non toccati da accuse che, seppure da provare, sono comunque di carattere personale), per “l’atteggiamento tenuto sino ad oggi … irrispettoso verso tutti gli elettori campesi”; e li invitano “a un grande atto di coraggio … per poter così dimostrare, di possedere una coscienza, in modo da evidenziare la certezza della totale estraneità e la loro buona fede e la loro determinazione nel voler appurare la veridicità dei fatti, rassegnando in blocco le proprie dimissioni”. Ora, la nostra simpatia per il presidente del Consiglio Berlusconi è abissale (più bassa di così si mòre), e quella per il presidente della Giunta regionale siciliana Cuffaro è inesistente del tutto; ma non ci verrebbe mai in mente di chiedere all’intero parlamento nazionale o a quello siciliano di dimettersi in blocco per “evidenziare la certezza della totale estraneità” ai fatti imputati ai due presidenti (nel caso del premier con l’aggiunta di avvenute condanne e prescrizioni, come ben sappiamo). Il caso del loro Vicesindaco, anche se fosse dimostrata la sua colpevolezza, in confronto è una marachella. La sortita dei due sdegnati Consiglieri è del tutto priva di senso. Ma cosa ci può mai entrare la logica? Se si va a elezioni ora forse si vince, perché la loro squadra ha problemi con l’infermeria e la panchina; e allora bisogna insistere anche arrampicandosi un po’ sugli specchi. Ma la politica non è una corsa o una partita. E’ una cosa molto seria.


Primula Rossa Fiori Piante

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