Gentilissimo Sig. Alessi, la ringrazio tantissimo per aver preso in considerazione la mia lettera e ad aver avuto la cortese premura di rispondere alle mie domande così velocemente: mi rende estremamente felice trovarla d’accordo con me, che alla base di tutto, il vero problema è da ricercare nella mancanza di una cultura che rispetti la vita nella sua globalità e riconosca un’origine interdipendente dei suoi fenomeni. L’istituzione di un canile è sicuramente un obiettivo imprescindibile, nonché obbligatorio per Comuni e Comunità Montane, come previsto dalle leggi (Legge Regionale n° 43 del 8.4.1995 e Legge n° 281 del 14.08.1991 art. 4), ma il fatto che si parli solo di questo non deve comunque giustificare il fatto che nel frattempo niente si muova attorno al problema: mi riferisco a controlli da effettuare sull’anagrafe canina, alla sterilizzazione delle gatte appartenenti alle innumerevoli colonie locali (di concerto con l’ASL), ai controlli circa i maltrattamenti subiti da cani e gatti; Come lei dice, i problemi non finiranno con la realizzazione della struttura – anche se spero il contrario - , ma intanto tutte queste cose si possono comunque fare con i mezzi e le forze oggi disponibili e un po’ di buona volontà, indipendentemente dall’esistenza o meno di un canile. Cordiali saluti.
cane canile