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Nel nome di Pertini il rilancio dei valori democratici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 novembre 2005

“I giovani hanno bisogno di esempi di onestà, coerenza e altruismo”, disse Sandro Pertini, Presidente della Repubblica. Oggi, quanti agiscono secondo quei principi? La realtà odierna, soggiogata dall’individualismo, si allontana dai valori espressi dalla carta Costituzionale, ormai trasformata ma recuperabile col referendum. Il degrado sociale, frutto di discriminazioni e ingiustizie, avanza. Tragici gli esempi di Parigi e delle assurde morti degli immigrati, sulle spiagge italiane. Il mondo non può essere gestito in nome dell'interesse economico di pochi, dimenticando la solidarietà e il bene dell'umanità. Solo il presidente Ciampi e pochi altri personaggi di rilievo, ricordano i principi di libertà e democrazia, additando come vergogna il divario tra Nord e Sud del mondo. Per fortuna esistono ambiti positivi come il volontariato e altre forze sociali sane. Ed anche localmente risentiamo del clima negativo, in molti strumentalizzano gli avvenimenti, tra cui le agitazioni studentesche, si innescano polemiche, atti di vandalismo, intimidazioni, incendi; sono fatti che preoccupano. Il Circolo Pertini invita alla riflessione: è tempo, per la società elbana, e non solo, di riscoprire il giusto spirito politico, il democratico confronto che riesca, nel rispetto delle diverse posizioni, a puntare decisamente alla legalità e alla giustizia sociale. Bisogna anche saper convergere, evitando di cadere nelle sfide politiche sterili, grazie alle quali rimangono irrisolti i reali problemi della gente. Altri fenomeni negativi minacciano la nostra vita, come del resto avviene altrove. Un’Elba, un tempo esempio di schiettezza e onestà, vede fatti di corruzione, malcostume, e qualcuno segnala possibili infiltrazioni mafiose. Occorre far quadrato per difendere il patrimonio culturale e sociale, nell’interesse di un vero sviluppo dell'economia, del benessere, che non deve essere di pochi ma diffuso. Ci vuole allora una rivoluzione della gente di buon senso, che sa rispettare l’individuo e la collettività, nella democrazia e nella libertà. Le forze sociali creino una mobilitazione per rivendicare i diritti di un'isola, che non può accettare tagli ai trasporti marittimi, di alcun tipo, o l'eliminazione di uffici pubblici o altri servizi essenziali. Un piccolo esempio: molti malati, anche anziani, per semplici fisioterapie riabilitanti, devono andare oltre canale. L'Elba ha bisogno di potenziare i servizi sanitari, risolvere lo smaltimento dei rifiuti, l'annosa questione della rete idrica, i trasporti e riuscire a dare ai giovani prospettive ed esempi positivi, ricchi di valori.


Sandro Pertini

Sandro Pertini