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Il rebus posto dalla sentenza della Corte d'Appello sul depuratore del Grigolo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 novembre 2005

Non lascia dubbi il pronunciamento della Corte d’appello di Firenze che “definitivamente decidendo, in riforma della sentenza n. 1704 del 22 ottobre 2002 del Tribunale di Livorno ordina al Comune di Portoferraio e alla Comunità Montana dell’Elba e Capraia di rimuovere l’impianto di pretrattamento dei liquami ubicato nella località Il Grigolo nel comune di Portoferraio e li condanna, in solido fra loro, al rimborso delle spese processuali di entrambi i gradi di giudizio"" Il cosiddetto “depuratore” del Gigolo era stato costruito sulla costa di Portoferraio, proprio sotto Via Carlo Bini e Via della Campana, in pieno centro storico ed accanto al Liceo, si tratta di un impianto di pretrattamento dei liquami fognari che, per ammissione dell’ATO 5 Toscana Costa, è una struttura comunque fuori norma e che sarà completamente superata dall’entrata in vigore dalla nuova Direttiva Europea sulla depurazione, un impianto invecchiato e che ha da sempre avuto numerosi problemi di funzionamento e rilascio di sabbie che hanno portato anche all’usura ed alla rottura della condotta sottomarina di scarico fognario, che dovrebbe allontanare i liquami ad 1.000 metri dalla costa e portarli a 58 metri di profondità. Ma sono stati soprattutto gli insopportabili miasmi che fuoriescono dall’impianto ad aver costretto gli abitanti della zona ad intentare una causa civile al Comune di Portoferraio e la Comunità montana dell’Elba e Capraia che ha realizzato e gestiva l’impianto. I diversi tentativi di mitigare i disagi con lavori di adeguamento hanno sortito scarsi risultati e la lunga battaglia per la salute e la tranquillità dei residenti del Gigolo – sostenuta da LEGAMBIENTE con continue denunce pubbliche – ha portato alla sentenza che ordina di rimuovere l’impianto del Gigolo. Ora si apre una fase molto delicata, soprattutto per gli strumenti urbanistici già approvati o in corso di approvazione come il Regolamento Urbanistico – e non solo per Portoferraio, ma anche per Marciana Marina che intende realizzare un depuratore dietro al Cimitero ed in vicinanza di un’area abitata – , è chiaro che occorre una variante immediata al Piano Strutturale per individuare un’area dove realizzare un vero Depuratore Comunale ed inserire la previsione nel Regolamento Urbanistico, infatti al Gigolo vengono attualmente convogliati la grandissima parte dei reflui della città di Portoferraio. Una soluzione che appare problematica, vista la cementificazione di gran parte delle aree e la presenza di numerose ed estese aree a rischio esondazione nei luoghi che parrebbero più vocati, occorre quindi che tutte le Istituzioni interessate si mobilitino subito per individuare l’area dove realizzare il più rapidamente possibile un impianto di depurazione che, a questo punto, è anche uno dei presupposti necessari per poter realizzare nuove abitazioni per i residenti. LEGAMBIENTE lo chiedeva già anni fa, al momento della presentazione delle Osservazioni al Piano Strutturale di Portoferraio, uno strumento inadeguato e che è poi stato approvato senza tener conto di molte delle nostre preoccupazioni e che oggi si trova di colpo invecchiato dall’esplodere di problemi che si è fatto finta di non vedere e superato da una sentenza della Corte di Appello. Una lezione per chi all’Elba continua a credere che i problemi ambientali, le osservazioni puntuali di LEGAMBIENTE, il richiamo al rispetto delle leggi e delle regole, il diritto alla salute ed alla tranquillità dei cittadini siano solo un fastidioso intralcio sulla via del progresso


grigolo punta

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