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L'intervento di Marco Landi nell'ultima seduta del Consiglio Comunale campese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 ottobre 2005

Dopo il sommario report dei lavori del Consiglio Comunale di Campo nell'Elba, nella seduta dedicata al caso Graziani, ed il testo dell'intervento del Sindaco Antonio Galli, pubblichiamo l'intervento del consigliere Marco Landi del gruppo di opposizione "La voglia di fare il coraggio di cambiare" Sig. Sindaco, Presidente di questo Consiglio Comunale, Colleghi Consiglieri Comunali, Concittadini, abbiamo richiesto la convocazione di questo Consiglio Comunale affinché il Sindaco informasse i Consiglieri Comunali e i cittadini sui gravissimi fatti accaduti il 12 ottobre 2005, riguardanti, in particolare, la persona del Vice-Sindaco non eletto con deleghe all’urbanistica, ai lavori pubblici e all’ambiente, e sugli eventuali provvedimenti presi in merito dal Sindaco stesso. Per la cronaca del vero, con riguardo alla nostra richiesta, il Sindaco è stato obbligato per Legge a riunire il Consiglio Comunale entro venti giorni dalla presentazione della domanda e le dichiarazioni fatte alla stampa ci lasciano perplessi. Ad oggi, sono trascorsi sedici giorni da quel 12 ottobre, e con tutta sincerità e franchezza Vi dico che per un uomo, per un giovane uomo non è piacevole intervenire su un siffatto argomento, nonostante non parlerò sul piano personale, ma solo ed esclusivamente su quello politico e amministrativo. E vorrei inoltre sottolineare che da parte nostra non ci sono stati proclami o sciacallaggi sull’accaduto a mezzo stampa nel rispetto della persona umana. In più, mi ha sconcertato che un giornalista mi abbia chiesto se in seguito all’accaduto avessimo “festeggiato”. No, non abbiamo brindato né svuotato bottiglie di champagne, ma riflettuto sul futuro del nostro paese e di questa amministrazione, ognuno con i suoi ragionamenti e sentimenti, come accade in ogni individuo, in ogni famiglia, in ogni comunità; ed oggi siamo qui a confrontarci su quanto è emerso in noi. Personalmente, negli ultimi dieci giorni, sono stato lontano fisicamente dal territorio del nostro comune, ma sono stato vicino con la mente e con il cuore alla gente del mio paese. Fino ad oggi, io e il gruppo che rappresento abbiamo deciso di non rilasciare dichiarazioni sull’accaduto, ma abbiamo preferito attendere di parlare nella sede che ritenevamo più opportuna, quella istituzionale, senza sottrarci al nostro compito amministrativo di Consiglieri Comunali, di fronte ai cittadini che rappresentiamo, anche perché stiamo parlando di fatti accaduti a persone nello svolgimento della loro funzione pubblica Parliamo oggi nella consapevolezza che nel nostro Stato di Diritto ogni persona è ritenuta innocente fino al terzo grado di giudizio. Parliamo oggi, come ho già avuto modo di chiarire, scindendo totalmente quelli che sono gli aspetti privati, personali, da quelli che invece sono pubblici e politici. Parliamo oggi all’interno di una comunità dove coesistono molte idee diverse, ma dove i dati di fatto non devono né intimorirci né lasciarci indifferenti. Abbiamo il dovere di reagire e di organizzare dentro la nostra comunità gli equilibri del potere, della politica, della società in modo da rafforzare le reti di coesione e di solidarietà, in modo da ripristinare una democrazia orizzontale, partecipativa, inclusiva, fondata sui corpi intermedi e sulla rappresentanza, e anche in modo da coltivare di più e meglio gli interessi generali. Qui sta la nostra idea politica, qui sta la mediazione, qui stiamo noi. In un’idea di noi stessi capace di collocare gli interessi particolari nell’angolo che è loro proprio. Se non si capisce questo, non si capisce da dove veniamo e dove vogliamo arrivare. E questo ossessivo, costante e coerente richiamo alla misura, alla moderazione, all’equilibrio non è una tardiva iscrizione a un corso di buone maniere. E’ la consapevolezza che senza di questo, e rincorrendo faziosità e particolarismi, non aiuteremo il nostro paese a risalire la china. A questo punto, c’è un aspetto politico che vorrei toccare ed è relativo alla posizione della sinistra, non tutta, e dei Democratici di Sinistra, partito al quale apparteneva il Vice-Sindaco, in particolare. Mi riferisco alle dichiarazioni fatte in relazione ai gravissimi episodi che si sono verificati all’Isola d’Elba circa un anno fa certamente non garantiste. Ricordo il Segretario regionale dei DS Marco Filippeschi che dichiarò all’Unità il 2 giugno 2004: “L’Elba e Portoferraio si meritano governi puliti e concreti, si deve voltare la pagina nera scritta in questi anni”. E l’On. Fabio Mussi, mattatore di voti alle ultime due consultazioni politiche a Campo nell’Elba: “… i primi valori da rispettare sono legalità, trasparenza, correttezza, cura degli interessi comuni. Dopo, si potrà guardare con fiducia al futuro.” Non li ho sentiti esprimere però sulla vicenda del 12 ottobre 2005. Altre dichiarazioni ve le risparmio, ma ne prendo una di un esponente di Rifondazione Comunista che sposo in questa sede: “Non si fa speculazione politica sulle sofferenze”. Trascorso oltre un anno dall’insediamento di questa amministrazione, per la seconda legislatura, non possiamo che tracciare un bilancio negativo. Alla base di tutto il forte indebitamento e lo sperpero di denaro pubblico, una gestione economica e finanziaria che per un piccolo comune come il nostro ho già avuto modo di definire “scellerata”. La mancata organizzazione degli uffici comunali, affidati in maniera a dir poco sproporzionata a collaboratori esterni, mentre si esiliano i dipendenti, avversari politici, ai compiti di chi svolge i servizi sociali, avvolti nella polvere, a riordinare centinaia di volumi tra improbabili scaffalature. Lo avevo paventato in un precedente Consiglio Comunale ed ero stato schernito, ma adesso il Segretario politico di un partito politico avverso all’amministrazione ed un suo dirigente, spostati dalle loro precedenti posizioni, si ritrovano assieme e potrebbero anche esporre sulla porta della biblioteca lo stemma del loro partito, che guarda caso è anche il mio. Si preferiscono i collaboratori che costano, collaboratori che negli uffici tecnici relativi all’edilizia costano di più, collaboratori che per tale loro natura contrattuale non sono dipendenti, ma molto di più dipendono da chi li assume, e chi li assume è l’amministrazione comunale e se quest’ultima non fosse soddisfatta li metterebbe dall’oggi al domani sulla strada. I collaboratori nel comune di Campo nell’Elba oramai si cambiano ad ogni stagione, eccetto coloro che più si prodigano nelle campagne elettorali, ma ci sono anche coloro che collaborano e che si trovano inquisiti. E’ un dato di fatto che sono già due i tecnici collaboratori esterni del comune a finire in manette e che l’ultimo responsabile dell’ufficio tecnico ad essere dipendente comunale sia andato in pensione oltre dieci anni fa. E’ un altro dato di fatto che quest’amministrazione non è stata in grado, per motivi che ciascuno intende, a indire un concorso pubblico per il ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico. A questa amministrazione sono piaciuti così tanto gli esterni che ha pensato bene di far venire da Rozzano (MI) alcuni vigili urbani per la stagione estiva appena conclusa. Una conferma che il servizio dei Vigili urbani invece di progredire verso un corpo autonomo di polizia, nel nostro comune è mantenuto ai minimi termini. Senza considerare l’imbarazzo di questi vigili che di fronte alla richiesta di informazioni non sapevano bene cosa rispondere. Si è pensato però a impiastricciare i centri urbani per estendere i parcheggi a pagamento, senza pensare ai commercianti e alle imprese che devono svolgere il loro lavoro, ma prevedendo celermente il privilegio dei tesserini per il transito di Via Verdi e sosta in Piazza del Comune agli Assessori e ai Consiglieri Comunali. Vi ringrazio, ma io non ho condiviso la vostra scelta di disseminare ovunque parcheggi a pagamento, e non accetto neanche la tessera che non ho ritirato e che potete tranquillamente cestinare. E della barca ne vogliamo parlare? Che fine ha fatto? Ormai sono oltre due anni che è stata acquistata e che non è mai stata usata. Chi risarcisce i cittadini di questa spesa dell’amministrazione? E i soldi spesi per il progetto per la distribuzione del G.P.L. e del Teleriscaldamento nelle abitazioni e strutture ricettive? Senza parlare del costo delle spese processuali per il Peep previsto in area parco dopo la sentenza del Consiglio di Stato, a seguito della “disattenzione” del comune di chiedere il nulla osta all’Ente Parco. I ripascimenti delle spiagge sono oramai diventati dei tormentoni di inizio estate su cui si fanno fare gli articoli sui giornali e poi si disattendono puntualmente. Speriamo che almeno facciate una promozione: ogni cinque promessi uno viene fatto. E le case impopolari? Chi se le dimentica, sono costantemente sotto i nostri occhi. Mentre non abbiamo ancora chiare le facce di chi ha preso la residenza nel nostro comune recentemente. Il dato è allarmante poi a livello sociale se si pensa ai giovani. L’anno scorso era partita un’iniziativa importante, che seguito gli ha offerto quest’amministrazione? E poi le abnormi pale eoliche che dovrebbero troneggiare sul monte Tambone, non è forse una sciagura? E la chiusura del traffico d’imperio, nonostante in seguito alla riunione tenuta in questa sala con commercianti lo stesso vice-Sindaco disse: del piano del traffico non se ne farà di nulla. Quanto costa poi la manutenzione per le vie e le piazze di recente fattura che già mostrano problemi rilevanti? Non dimentichiamoci poi di Pianosa dove tra bagni igienici assenti (esiste solo quello del ristorante) e problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti sembra essere la terra di nessuno. Non mi voglio dilungare troppo su questi aspetti che tutti conoscono per non uscire dal tema della seduta. Ma pensando alle spese sostenute dall’amministrazione e addentrandoci col machete nella jungla dei casi giudiziari che questa amministrazione ha dovuto affrontare, quanto sono costati gli avvocati ai cittadini del comune? Abbiamo preso atto della volontà del Sindaco di confermare l’incarico e le deleghe al Vice-Sindaco, nel mantenimento del loro sodalizio politico. Ai consiglieri di questa maggioranza dico di superare questa politica che si adagia su un’attitudine che conduce verso esiti modesti per il timore di fronteggiare esiti più impegnativi. Oggi si apre una stagione nuova e non esistono uomini per tutte le stagioni. Questa è la mia opinione, e questa opinione ha una conseguenza inevitabile: la richiesta di dimissioni del Sindaco e della giunta. Chiedo le dimissioni, ribadisco, non sulla questione morale dei fatti accaduti, ma sul rapporto fiduciario. E’ proprio sul rapporto fiduciario, non certo il nostro, è inutile sottolineare che non parlo di sfiducia che l’opposizione dà alla maggioranza, anche perché noi la fiducia non ve l’abbiamo mai data, questo è evidente, che i fatti che stiamo oggi vivendo hanno avuto un effetto devastante. Questo perché la posizione del Vice-Sindaco è davvero singolare: tutti riconoscono credo il dato di fatto che questa persona ha avuto un ruolo determinante e sostanziale nell’amministrazione di questo comune, oltre che nella campagna elettorale. E quest’ultimo dato è facilmente reperibile anche nella differenza dei voti presi dal partito dei DS, di cui era esponente il Vice-Sindaco, alle primarie per le regionali, per Manciulli per intendersi, rispetto ai voti presi da Prodi alle primarie dell’Unione di pochi giorni fa. Ora, ricordando che questa amministrazione si è trovata a governare senza però aver ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi, e considerando che le viene a mancare politicamente e amministrativamente la persona che ne ha rappresentato il fulcro, chiediamo al Sindaco e alla maggioranza di presentarsi nuovamente al cospetto dei cittadini. Questo rientra poi in un codice politico di comportamento al quale non potete certo sottrarvi. Da parte nostra, se voi avrete la forza di compiere un siffatto gesto, noi ve ne daremo atto e siamo pronti a dichiarare da subito che la campagna elettorale non si farà sugli “scandali giudiziari”, proprio perché noi siamo garantisti e non cambieremmo la nostra impostazione politico-mediatica tenuta fin qui. Se non lo farete però, non possiamo che pensare che la vostra bramosia di potere è superiore all’idea di politica come servizio ai cittadini; idea nella quale noi ci rispecchiamo. Crediamo doveroso da parte vostra, e ve lo chiediamo di nuovo, nell’interesse di tutti, di tornare nuovamente alle urne.


punta di fetovaia

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La pila panorama dall'alto

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Pianosa Pulizia Porto

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spiaggia di Cavoli

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S.Piero  Campo Elba panorama elicottero

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seccheto spiaggia

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campo elba panorama porto

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campo elba S.Ilario panorama

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Marco Landi Mare

Marco Landi Mare