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Cala Giovanna, un tuffo tra le barche - Il WWF contrario al parco boe

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 04 novembre 2005

Non c’è niente di buono nel progetto 2003 per addivenire ai 26 ormeggi di un campo boe davanti alla spiaggia di Cala Giovanna a Pianosa, tornato alla ribalta in questi giorni. E se con 8 boe ad uso dei Diving possiamo ben capire che la categoria colga un significativo obiettivo per le proprie interessanti attività subacquee, sono le previste diciotto boe ad uso del naviglio turistico generico ad apparire come il solito atto improvvisato, al di fuori di ogni logica di programmazione e di cui non si sentiva certo la mancanza. Il futuro dell’isola di Pianosa -nonostante le tante ipotesi fatte sin dai tempi del Presidente Tanelli e del Sindaco Pertici- ad oggi non è stato per niente definito, per cui questa iniziativa congiunta di Parco Nazionale e Comune di Campo nell’Elba appare perlomeno sorprendente: sono in disaccordo su tutto, ma un accordo sul campo boe sarebbe stato trovato. Non abbiamo potuto approfondire ancora come vorremmo tutte le carte del progetto -la cui esistenza tra l'altro ci era stata smentita verbalmente dall’ente che ha la competenza a rilasciare la concessione dello specchio d’acqua, non più tardi di dieci giorni fa- ma abbiamo capito che per evitare le estese praterie di posidonia che circondano l’isola ci si è ridotti ad ipotizzare un uso dello spazio antistante la spiaggia di Cala Giovanna. Se il progetto andasse in porto la balneazione a Pianosa -Parco nazionale dell’arcipelago toscano- avverrebbe quindi con un orizzonte di diciotto più otto barche ormeggiate. Né più né meno come in una qualunque spiaggia dell’Elba. Bel risultato, non c’è che dire. Tra l’altro la presenza dei natanti privati intorno a Pianosa finora era stata giustamente sanzionata e stigmatizzata non solo dal WWF, ma questa proposta, ripetiamo, senza che esista una pianificazione certa del futuro di Pianosa, risolve sì le cose, ma alla rovescia: nel senso che almeno diciotto barche alla volta saranno legalizzate. Un campo boe determina invece a nostro avviso una fruizione molto particolare dell’isola ed è un fatto urbanisticamente molto rilevante. Mentre il piano strutturale di Campo nell’Elba è fermo da anni ed è tutto da riscrivere alla luce dei nuovi indirizzi regionali. (Tralasciamo per carità di patria il particolare che per Pianosa prevedeva addirittura un aeroporto…) Per parte nostra ci auguriamo perciò che le istituzioni che ancora devono dare il proprio assenso a questi piani -in primis la Soprintendenza archeologica della Toscana, che gestisce a Pianosa il vincolo a terra ed a mare- abbiano un qualche motivo per ben rifiutare la richiesta. Una bocciatura di questo campo boe servirebbe se non altro a prendere tempo, perché il futuro di Pianosa -per noi del WWF- dovrebbe camminare su un piano per forma e per contenuti del tutto diversi.


pianosa cala giovanna

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