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Il successo delle ecolabel indipendenti all'assemblea degli albergatori europei

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 19 ottobre 2005

La realtà di VISIT (Associazione Europea di Ecolabel) è stata illustrata all'Assemblea Generale di HOTREC (la Federazione Europea degli Hotel, Ristoranti e Caffè) riunita a Vienna. Luigi Rambelli, Presidente di VISIT (e di Legambiente Turismo) e Sandra Sazzini (Resp. Internazionale di Legambiente Turismo), sono stati invitati a presentare la proposta delle ecolabel di VISIT nell'ambito di una sessione dedicata alla classificazione e alla qualità delle strutture ricettive e turistiche. I loro interventi hanno sottolineato la scelta della "VISIT Association" di applicare le impostazioni e i processi di Agenda 21; affermare il principio della sussidiarità pubblico/privato e utilizzare le specificità locali (ospitalità, beni culturali, paesaggio, gastronomia ecc.) quali elementi importanti per il sostegno del turismo europeo nella competizione derivata dalla globalizzazione del mercato turistico. I delegati dei vari paesi europei hanno fatto domande e richiesto approfondimenti su vari temi. Le domande più frequenti erano rivolte a capire in che modo VISIT sarà in grado di coordinare ecolabel diverse, quali sono gli strumenti per il marketing; quale il rapporto con l'ecolabel ufficiale della UE. Anche il metodo di costruzione delle varie iniziative, che puntano sulla collaborazione a livello locale con enti pubblici e associazioni di imprenditori, è stato molto apprezzato. Ha concluso la sessione il Presidente di HOTREC - il tedesco Markus Luthe - che ha avuto parole di vivo apprezzamento della proposta di VISIT, giudicando molto interessante l'esposizione e sottolineandone vari aspetti. "Questa considerazione da parte della più grande realtà associativa degli Hotel in Europa - ha dichiarato Luigi Rambelli, Presidente di VISIT e di Legambiente Turismo - ci conforta nel proseguire sulla strada intrapresa dalle ecolabel nazionali e locali qualche anno fa. Siamo convinti - ha aggiunto Rambelli - che la qualificazione ambientale del settore non si raggiunge nè con regolamenti burocratici nè con direttive centralistiche, ma solo con una forte capacità di innovazione, con il coinvolgimento delle strutture locali e una forte disponibilità a decidere insieme con gli operatori turistici e le amministrazioni pubbliche locali". L'Associazione Europea VISIT - che ha tenuto la sua assemblea generale in Scozia qualche giorno fa - raggruppa 8 ecolabel nazionali che hanno sede in Austria, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Italia, Lettonia, Lussenburgo, Olanda, Svizzera. In totale le strutture ricettive aderenti alle ecolabel sono 1700 e sono presenti in 16 paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Svezia, Svizzera, Antille Olandesi, Groenlandia). Per l'Italia è presente in VISIT l'ecolabel "Legambiente Turismo" confermata alla presidenza dell'associazione fino al 2007. La distribuzione territoriale delle 300 strutture ricettive sul territorio nazionale vede la presenza di aziende aderenti all'Isola d'Elba, nella Riviera dell'Emilia Romagna, nell'Appennino Bolognese, nel Parco del Delta, nelle Marche, nella costa Toscana, Abruzzo, Campania e Calabria.


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