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Rimpasto e partecipazione

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 07 ottobre 2005

Caro Sergio, ti scrivo alcune considerazioni dopo un passaggio veloce all'isola. Mentre a Portoferraio fervono le trattative per il "rimpasto" che ha costretto addirittura le forze politiche ad una "pausa di riflessione", faccio una semplice proposta, che suonerà provocatoria, ma vorrebbe invece cominciare a fare chiarezza: abolite la delega alla partecipazione. Si eliminerebbe la prima grande fonte di confusione, e cioè l'idea che sulla partecipazione il programma non è stato attuato per colpa dell'assessore (nel caso, Renato De Michieli Vitturi). La seconda fonte di confusione (in realtà la giustificazione numero uno) è che si era troppo impegnati a risanare i bilanci per permettersi di pensare anche alla partecipazione. E' quanto deduco da troppi commenti, formali e non, che ho sentito in merito. E' proprio questa impostazione che mi fa pensare che non si capisce che cosa significhi partecipazione. Per qualcuno è qualcosa da FARE, magari quando ci sarà più tempo. Ma la partecipazione non è portare un po' di gente in una sala e spiegare cosa sta facendo l'amministrazione. La partecipazione nasce da una volontà di TRASPARENZA e APERTURA che richiede una buona dose di coraggio (diciamo di "volontà politica"). E i soldi, i bilanci, c'entrano eccome. La faccenda delle tariffe sulla spazzatura era per esempio un'ottima occasione per spiegare CHIARAMENTE qual è la situazione finanziaria di ESA, a cosa è dovuto il deficit che si dice spaventoso, e se stiamo ancora pagando soldi alla DANECO, e se sì, QUANTI e PERCHE'. Soldi e partecipazione. Fra una decina di giorni si vota alle primarie. In Puglia questo strumento ha funzionato bene, e ha portato Vendola al successo. Una grande soddisfazione, almeno per quanto mi riguarda. Però non posso fare a meno di segnalare la continuità con l'amministrazione precedente per quanto riguarda i compensi del "governatore", come si dice adesso: 24mila euro lordi al mese sono difficili da giustificare, in questi tempi di crisi (che da queste parti è proprio nera). Ecco perché non mi sorprende, tornando alle primarie, il consenso che viene attribuito a Ivan Scalfarotto, classe '64, che ha fatto il liceo qui a Foggia, e che molti conoscono come persona assolutamente affidabile. A me piace molto di più il programma di Bertinotti, ma la tentazione di appoggiare uno fuori dal gioco dei partiti (almeno per ora) è forte. Sulla crisi della democrazia "ufficiale", invito a leggere quello che è successo recentemente in Ecuador, su www.altrevoci.it. Il reportage è mio, le foto di Nicola Nurra (per la serie: "portoferraiesi nel mondo"). Uno dei servizi uscirà a breve su "Diario". Scusa la lunghezza e l'autopromozione.


portoferraio tramonto rosso panorama

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