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Statistiche sul turismo campese: risponde il Prof. Bottai

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 26 agosto 2003

Sono venuto a conoscenza di ulteriori polemiche apparse sulla stampa in merito agli studi connessi al Piano Strutturale di Campo nell’Elba. Non mi interessa entrare nel merito di scelte di politica urbanistica che non mi competono. Ma ho avuto modo di verificare che, negli attacchi all’operato o alle presunte intenzioni dell’Amministrazione, sono contenute insinuazioni e critiche gratuite, pesanti ed offensive in ordine agli studi svolti sotto la mia direzione. Tanto personali e professionali che sto valutando l’opportunità di intraprendere azioni legali contro chi, evidentemente senza molta cognizione di causa, le ha formulate. Intanto, pacatamente, vorrei ricapitolare il lavoro fin qui svolto. - Abbiamo eseguito un attento studio demografico con proiezione della popolazione campese a medio termine. Il lavoro è stato consegnato all’Amministrazione committente in data 19 gennaio 2002. Da quello studio non risultava affatto che la popolazione del comune avesse tassi di incremento da terzo mondo, come qualcuno ha sostenuto, ma al contrario di molte altre località, evidenziava una moderata tendenza alla crescita e una struttura non troppo invecchiata. Applicando la stessa metodologia di proiezione che avevo usato con successo e soddisfazione del committente, in occasione degli ultimi due Piani Strutturali di Pisa, abbiamo delineato alcuni probabili scenari di evoluzione demografica. Fin qui si tratta di proiezione dei trends demografici osservati. Previsione è l’individuazione del più probabile tra questi possibili scenari e in questo ci siamo limitati a suggerimenti. Scelta politica è una fase ancora successiva, e noi non ci siamo entrati assolutamente. - In una nota, consegnata contestualmente, si è determinato il possibile fabbisogno abitativo nell’arco temporale di proiezione, con tutte le cautele e nel modo più neutro rispetto alle scelte di intervento urbanistico. In ogni caso, quanto contenuto in quella nota non può in alcun modo essere qualificato come supporto alla cementificazione. Supponendo che i rapporti citati siano accessibili al pubblico, consiglio a tutti gli interessati di prenderne attenta e diretta visione, onde evitare di lanciarsi in pubbliche dichiarazioni, giudizi o insinuazioni di cui potrebbero pentirsi. - Un successivo lavoro riguarda un’analisi sul turismo locale. Il relativo rapporto, consegnato il 24 giugno 2003, è in corso di pubblicazione presso la Plus, editrice dell’Università di Pisa, ed uscirà all’inizio di settembre. Il lavoro contiene i risultati di due indagini campionarie coordinate, svolte tra il 2001 e il 2002 su campioni di 6378 e 735 turisti, rispettivamente, intervistati sulle spiaggie di Campo. La prima intendeva rivalutare i dati ufficiali sulle presenze extra-alberghiere, notoriamente sotto-enumerate, e valutare l’incidenza di forme complementari di turismo: turisti in casa propria, ospiti, escursionisti. La seconda era mirata ad accertare i livelli di affezione della clientela turistica e di soddisfazione rispetto all’ambiente, all’ospitalità, ai servizi. Non voglio né potrei dilungarmi sui risultati. Una sintesi estrema ma molto efficace è contenuta in un articolo pubblicato da Elbareport il 2 agosto. Qui mi preme riaffermare che il lavoro è molto serio, direi quasi esemplare, e che non permetto ad alcuno di metterlo in dubbio, specie se in modo apodittico. I miei collaboratori ed io ci abbiamo lavorato quasi due anni ad acquisire le informazioni, elaborarle e commentare i risultati con cura maniacale. In particolare, la rivalutazione delle presenze in esercizi extra-alberghieri, che sembra aver generato assurdi sospetti, è il risultato di un’analisi statistica scientificamente ineccepibile e siamo piuttosto orgogliosi di aver fornito questo contributo quantitativo alla conoscenza del turismo locale.


spiaggia di Cavoli

spiaggia di Cavoli