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Controcopertina: I consigli di Sorella Acqua sui lavori del lungomare di Cavo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 01 ottobre 2005

Roberto Antonini e le altre persone coinvolte nel ripascimento della spiaggia di Cavo sono state assolte. Sono particolarmente contenta. A degli amministratori onesti è stata ridata la dovuta tranquillità materiale e spirituale. I nuovi lavori stanno per partire, dopo un acceso dibattito finale. Sussurro, ai progettisti ed alla amministrazione, ai quali riconosco da subito competenza ed apertura al confronto pubblico, di verificare la possibilità di rimuovere, se non totalmente almeno nella sua stragrande maggioranza, il materiale precedentemente usato per il ripascimento. Una buona barriera di contenimento e lavori condotti rapidamente ed a regola d’arte sono in grado di evitare il rilascio in mare di serie quantità di materiali. Da parte mia mi impegno a diluire rapidamente eventuali inquinanti chimici ed a rimuovere particolati solidi o colloidali che dovessero andare a depositarsi sulle posidonie. Del resto sono posidonie un po’ particolari , abituate da sempre a crescere lungo una splendida costa ferrifera. Questo è opportuno che il Ministero dell’Ambiente lo abbia ben chiaro. E se, come probabile, non è patrimonio delle sue conoscenze è bene che qualcuno gli dica questo fatto. Un’ altra cosa. Il pietrisco che verrà usato non potrebbe essere un po’ “ burattato”, usando ad esempio qualche semplice betoniera, prima della sua messa in opera? Capisco bene che non si tratta di schegge modello “ raschiatoio neolitico “, ma una piccola burattatura preventiva mi aiuterebbe un po’ nella mia azione di arrotondamento, che chiaramente mi impegno a realizzare in un paio di anni, e saremmo tutti più tranquilli, progettisti ed amministrazione compresi.


cavo mare rosso

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