RISPOSTA DEL SINDACO DI MARCIANA MARINA AD ALBERTO DE FUSCO Caro De Fusco, nella tua lettera scrivi di “accuse di responsabilità, da me rivolte ai giudici, colpevoli di aver arrestato un innocente”. Quando mai ho scritto o detto questo? Perché dici questa falsità? Non avrei mai potuto fare questa affermazione, anche perché non vi è stato ancora nessun rinvio a giudizio e tantomeno alcun processo. Ho parlato di atti spropositati, di modalità di arresto e di carcerazione preventiva, per me non giustificati dalla mia conoscenza dei fatti e delle persone coinvolte. Se questi atti possono aver provocato conseguenze quali la perdita di lavoro, la perdita della propria immagine e dignità nella nostra comunità, se hanno traumatizzato figli e familiari, se, in conseguenza di ciò, qualcuno si è ritenuto già condannato senza processo, se tutto questo può aver provocato, in soggetti particolarmente sensibili gravi conseguenze nel proprio fisico, abbiamo il diritto ed il dovere di esprimere su tutto questo il nostro parere, senza volere assolvere né condannare alcuno, compito che non spetta certamente a noi ma alla Magistratura. Non saremmo più, tuttavia, in un Paese libero se non potessimo avere la possibilità di esprimere le nostre convinzioni e le nostre idee su tutto ciò che non riteniamo giusto, sempre pronti però a rispettare le sentenze, che secondo giustizia verranno emesse. Affermi che “un Sindaco ha il dovere di rappresentare i sentimenti di una collettività”; ed è vero. Però vorrei che, qualche volta almeno, tu girassi per il paese, sentiresti così come veramente la pensa tanta gente, alla quale sola, oltre alla mia coscienza, devo e dovrò rispondere. Lascia stare Totò, perché non c’è niente da ridere; i morti non possono più difendersi, ma i vivi possono e debbono farlo anche per loro. Giovanni Martini RISPOSTA DEL SINDACO DI MARCIANA MARINA AL DIRETTORE DI ELBAREPORT Caro Direttore, parto dalla fine della sua lettera , dove afferma che “un Sindaco deve essere sempre e comunque dalla parte della legalità. Vede, direttore, la prima cosa che ho sempre perseguito e cercato di insegnare ai miei figli è il rispetto della legge e degli uomini e questa è stata la mia condotta di vita, anche prima che diventassi Sindaco. I miei rapporti con i rappresentanti della Legge sono sempre stati ottimi, rispettosi del loro ruolo e sempre pronti alla massima collaborazione. Io non ho affatto “inficiato gratuitamente il lavoro di servitori dello Stato, Magistrati e forze di Polizia” e neppure “messo in dubbio la competenza tecnica e l’onestà di magistrati di provatissima capacità e ufficiali, sottufficiali e agenti della Guardia di Finanza, attori dell’inchiesta condotta a Marciana Marina”. Ma, dice bene, Direttore, anche loro sono uomini e donne, che possono, come tutti gli umani, sbagliare (in buona fede, ci mancherebbe altro), che possono avere opinioni od interpretazioni diverse, che portano ad atti e risultati spesso opposti tra di loro, come dimostrano i diversi gradi di giudizio di una qualsiasi causa o il diverso utilizzo della carcerazione preventiva in casi simili. Ed è per questo che mi sono sentito in dovere di intervenire ed ho parlato, per altri che non possono o che non trovano il coraggio di farlo, di atti spropositati, di modalità di arresto e di carcerazione preventiva, per me non giustificati dalla mia conoscenza dei fatti e delle persone coinvolte. Ho offeso qualcuno? Non credo e non era mia intenzione farlo. Ma mi sembra l’ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, che compia i propri atti, che la Giustizia vada avanti e porti a termine questa incresciosa vicenda, pronti, come sempre, a rispettare qualsiasi giudizio o sentenza venga emessa. La saluto Giovanni Martini BREVE REPLICA DI ELBAREPORT AL SINDACO MARTINI Caro Sindaco Prendiamo atto, con soddisfazione del Suo ribadire fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine e della Magistratura (salvo umani errori comunque possibili). Ovviamente saremo lieti di ospitare un ulteriore intervento del Dott. Alberto se questi riterrà opportuno intervenire. Siamo tornati anche noi a parlare della questione nella risposta alla Signora Roberta Madioni, intervenuta nel dibattito a supporto della Sua linea interpretativa. La Salutiamo S.R. LETTERA DELLA SIGNORA ROBERTA MADIONI AD ALBERTO DE FUSCO E AD ELBAREPORT Mi dispiace aver letto le vostre lettere oggi, avevo letto quella del Sindaco Martini ed ero rimasta commossa, al di là dei fatti elencati su cui ognuno di noi può farsi una propria opinione ma sarà infine un tribunale ha decidere e se non erro tutti sono innocenti fino a quel momento, con le Vostre lettere sembra invece un processo già fatto, tutti delinquenti e chiuso, credo che Martini volesse ricordare un amico e forse parlava con il cuore e non con il codice penale alla mano, immerso nel suo dolore, io ci ho visto questo nelle sue parole. Premetto che Martini parla di fatti che comunque conosce, io invece so solo quello che hanno riportato i giornali e i pettegolezzi della gente, non conosco i fatti ma non ricordo nessuna strage, non mi sembra che sia crollato un palazzo con morti e feriti, per cui mi chiedo ancora oggi di che cosa fosse accusato di così mostruoso il Sig. Tantini da essere arrestato il giorno del primo maggio alle sei di mattina, in un giorno di festa in casa con le sue bambine quel giorno hanno portato via un padre, che quando è tornato si è ammalato gravemente fino a morirne. È normale che i familiari, gli amici ricordino l’inizio di tutto con quel primo maggio, e se fosse stato Vostro Padre? Non si vuole con questo giudicare l’operato di Magistrati e Forze dell’ordine, ma ricordiamoci che anche loro sono persone come noi con le stesse probabilità di errare, ed io quel giorno pensai che era stato adottato un sistema eccessivo e clamoroso di procedere contro tutti quei Signori che erano accusati di qualcosa ma giuro non ho mai capito cosa, ed anche chi ha il dovere di informare mi ha profondamente delusa perché ha dato la notizia degli arresti con paginate gigantesche gridando allo scandalo, ma siete mai andati da questi Signori a chiedergli cosa era accaduto? Credo comunque che quel Magistrato se ha un cuore ed ha avuto la notizia della morte del Sig. Tantini non possa essere tranquillo con la propria coscienza, perché in Italia non si usano certi sistemi nemmeno con gli stupratori, quanti genitori indignati, a cui sono stati strappati i figli, e vedono gli assassini liberi col sorriso beffardo della spavalderia, non pentiti e contriti. Però i soldi dei contribuenti si usano per andare a prendere un signore qualunque che non ha mai fatto neanche le ferie all’estero oltre che a Capraia il giorno del primo maggio di sabato. Di che cosa avevano paura che scappasse? Qualcuno della stampa ha chiesto a quel Magistrato quanti soldi dei contribuenti a speso in questo modo, con queste missioni pericolosissime degne di rambo! Carissimo Sig. De Fusco Lei crede davvero che sia il caso di tacere, non crede che a questa famiglia a cui è stato strappato un padre non sia dovuto almeno la consolazione di sapere la verità, perché sono stati usati dei sistemi cautelativi così drastici, perché proprio il loro papà. La verità a questo punto diviene una necessità affinchè questa vicenda non sia un sommesso bisbiglio della gente, Lei parla come se fosse già certo della loro colpevolezza, si è chiesto mai se fossero innocenti? Roberta Madioni RISPOSTA DI ELBAREPORT ALLA SIGNORA MADIONI Cara Signora Anche per lei vale il discorso che abbiamo fatto al Sindaco, il Dott. De Fusco risponderà per suo conto se lo riterrà opportuno. Ci consenta intanto di ricordarle un fatto: personalmente siamo contrari all'uso se non in casi eccezionali della carcerazione preventiva. Ci sentiremmo di firmare una proposta di legge del genere da subito, ovviamente ciò condurrebbe a non carcerare tanto facilmente gli autori di reati minori (anche molto minori di quelli ipotizzati a Marciana Marina) spero che sia d'accordo con noi ed il suo non sia un garantismo a senso unico, cioè convenga che forse è un po' eccessivo privare della libertà un sospetto ladro di polli (che magari ha dei figli pure lui) più ancora rispetto al carcerare chi si sospetta abbia attestato il falso sulla esecuzione di lavori pubblici, con conseguente danno del pubblico danaro (ipotesi ci pare di discreta gravità). Immaginiamo una sua possibile obiezione circa il coinvolgimento di persone tutte "perbene" in una storia anomala, ma veda signora, non è proprio così fino in fondo, se nel "giochino" degli appalti marinesi fa capolino qualche personaggio a dir poco inquietante. Non abbiamo condannato nessuno, né ci sembra lo abbia fatto il Dottor De Fusco, non i spetta, così come non spetta a Lei o ad altri assolvere, nel caso di specie poi non spetta più a nessuno, la legge italiana non consente di processare i defunti, anche se per quanto riguarda lo stabilire la verità, saranno gli atti giudiziari a carico (o discarico) di altre persone a dirci com'è andata. Lei dice di fidarsi di quello che ha detto il Sindaco Martini che conosce i fatti, anche noi teniamo conto di quanto ha affermato il Sindaco, e se ci consente signora teniamo conto anche delle opinioni del Dottor De Fusco, che è un ex-Sindaco di Marciana Marina e non sbarca da Marte, della Signora Maria Grazia Mazzei (che sta in Consiglio Comunale) e, quando ci sarà consentito, terremo conto anche delle opinioni dei Magistrati e delle Forze di Polizia che probabilmente avranno avuto elementi di giudizio più di Lei, di noi, e dello stesso Sindaco. Ed a proposito del giudicare, Lei vorrebbe affermare che ci sono assassini e stupratori impuniti in giro mentre magistrati e polizia sperperano pubblico denaro per rambeschi raid contro innocenti padri di famiglia? Pensiamo di no, sarebbe azzardato, così come quanto ci pare arbitrario stabilire nessi di causa-effetto tra detenzioni e malattie. In ultimo La pregherei di lasciare nostro padre dove riposa, fuori dai suoi esempi, pure perchè quel riposo se lo è guadagnato non solo col lavoro e la rettitudine di una vita, ma anche, guardacaso, con un fortunatamente breve periodo trascorso dietro le sbarre, in un tempo lontanissiomo in cui era più facile andarci per reati ideologici che per falsi ideologici. Comunque la ringrazio di averci scritto e la saluto.
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