Che il passaggio da tassa a tariffa avrebbe provocato un significativo aumento del costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani era nella previsione, ma per alcune categoria di imprese si è trattato di un vero e proprio salasso, creando sconcerto e proteste, da parte di molti imprenditori. In questa fase, vista la vicina scadenza della prima rata, non possiamo fare altro che prendere atto della situazione, commentano le Associazioni di Categoria C.N.A., Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, anche perché il passaggio da tassa a tariffa è un processo previsto dalla legge, e nel prossimo futuro anche tutti gli altri comuni dell’Elba dovranno adeguarsi. Quello che è mancato semmai, è stata una comunicazione tempestiva a tutti gli utenti, cittadini e imprese, in modo tale da consentire un approccio adeguato alla nuova imposizione. Ci stiamo impegnando su due fronti, commentano i responsabili delle Associazioni; dal punto di vista politico, chiediamo con forza che E.S.A. diventi, velocemente l’unica azienda comprensoriale incaricata del servizio, affinché si possa avviare un progetto sostenibile di raccolta differenziata, che potrà concretamente ridurre i costi di smaltimento, e quindi quelli delle imprese che pagheranno sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotti, e non sui dati storici consolidati. Abbiamo chiesto inoltre un incontro con tutti i Sindaci affinché sia assunto un preciso impegno da parte loro a consentire lo smaltimento in loco dei rifiuti. Infatti, uno dei fattori che incidono sulla composizione della tariffa è il costo di smaltimento fuori dall’Isola a cui siamo obbligati a causa dell’inadeguatezza dell’impianto del Buraccio, che si protrarrà ancora almeno fino alla metà del 2006, e della indisponibilità non solo di una area da dedicare in futuro a discarica comprensoriale, ma anche di un progetto esecutivo di ampliamento della attuale discarica di Literno. Dal punto di vista tecnico, abbiamo chiesto ad Esa e al Comune di Portoferraio di consentire la revisione della tariffa con la scadenza della II^ rata per tutte quelle imprese che fossero interessate da riduzioni e esenzioni non riconosciute o richieste. Infatti le imprese possono chiedere il riconoscimento di una serie di esenzioni, oppure riduzione della tariffa nel caso in cui si dimostri di aver avviato a recupero una quantità di rifiuti assimilati. Le Associazioni hanno attivato un apposito servizio per verificare le singole posizioni dei propri soci e, laddove necessario predisporre la modulistica per la revisione della tariffa, entro la scadenza della seconda rata che è prevista per il 1° novembre 2005. Infine sono previsti, in tempi brevi, ulteriori incontri con ESA al fine di individuare i possibili progetti specifici di incremento della raccolta differenziata che possono condurre a diminuzioni della tariffa per le aziende.
buraccio rifiuti