Primo scontro duro del 2003 nella battaglia di ogni anno per preservare le coste dell’Isola d’Elba dai devastanti attentati di chi sversa oli minerali in mare. Per quarantotto ore i mezzi della Guardia Costiera dell’Isola d’Elba e i rimorchiatori antinquinamento della società specializzata “Castalia” hanno dovuto fronteggiare due vaste chiazze oleose della lunghezza di circa un miglio che provenivano da nord ovest. elle giornate di martedì 11 e mercoledì 12 marzo, spinte dal vento che proveniva dai quadranti settentrionali, hanno minacciato un massiccio inquinamento delle coste Nord dell’Elba, segnatamente con l’interessamento dei litorali di Nisporto, Nisportino, Mangani e Le Scogliere. In entrambe le giornate di lavoro hanno operato sugli specchi acquei interessati i battelli attrezzati allo scopo Marea e Jerzy, mentre le operazioni erano coordinate anche dalle motovedette CP 2077 e CP 553 che provvedevano anche alla individuazione di frange delle chiazze di idrocarburi ed a frammentare con i loro passaggi i residui oleosi. “Nelle operazioni di bonifica a mare, si legge nella nota inviata dalla Capitaneria portoferraiese, è stata una notevolissima quantità di oli, pari a circa 25 metri cubi di residuo idrocarburico denso. Non si fa riferimento nella nota della Guardia Costiera alle azioni di ricerca per la individuazione dei responsabili di un potenziale disastro che devono però essere in atto in coordinamento con le altre capitanerie italiane. Ma il buon lavoro fatto in mare non ha purtroppo impedito che una parte dell’olio minerale raggiungesse la costa, anche se pure a terra c’è stata una risposta sollecita con l’inizio, già nella giornata di giovedì delle operazioni di disinquinamento con l’intervento della “Labromare”, una società specializzata che il Comune di Rio nell’Elba, che ha competenza territoriale sul tratto di costa interessato dal fenomeno. “Un impegno notevole per un piccolo comune come il nostro – ci ha dichiarato il Sindaco Catalina Schezzini – ma si tratta di salvaguardare la vivibilità turistica delle nostre frazioni costiere, per ora dovremo impegnare almeno 50.000 euro. A Nisporto e Nisportino si è rimossa la posidonia su cui era precipitato l’olio si è tolto una prima parte del materiale spiaggiato. Poi – ha chiuso il Sindaco - si provvederà al “lavaggio” della spiaggia con getti d’acqua bollente, per rimuovere le sostanze inquinanti residue”.
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