In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Rio Marina circa la presunta sistematica non potabilità dell’acqua all’Isola d’Elba, il Consiglio di Gestione di ASA Spa intende precisare quanto segue. Dal momento dell’assunzione del servizio di gestore unico del ciclo integrale delle acque all’Elba (1 gennaio 2005) non sono mai stati superati i parametri per i quali la Asl dichiara la non potabilità dell’acqua, compreso il valore del boro per il quale è operante una deroga della Regione Toscana. Di recente si è verificato il superamento dei parametri indicatori* in cinque Comuni elbani (Portoferraio, Capoliveri, Porto Azzurro, Marciana, Rio Marina). La Asl ha segnalato il fatto anche ad ASA, come indicato dal Decreto Ministeriale n. 31, richiedendo contestualmente modalità e tempi di attuazione degli interventi necessari alla soluzione delle problematiche evidenziate. ASA ha, dunque, messo in atto tutte le azioni volte al rapido rispetto dei valori indicati. Al momento, dalle ultime analisi di autocontrollo, risulta che la situazione è sostanzialmente già rientrata negli standard suggeriti. Allo scopo di sgombrare il campo da qualsiasi errata interpretazione dei fatti, è possibile dunque affermare che l’acqua dell’Isola d’Elba risulta a tutti gli effetti potabile. * Ecco le ragioni per le quali è possibile dichiarare che l’acqua elbana rispetta i parametri di potabilità. I valori presi in considerazione per il giudizio sulla idoneità all’uso alimentare dell’acqua si dividono in due categorie: quelli chimici, che in caso di mancato rispetto possono determinare l’immediata emanazione dell’ordinanza di non potabilità e quelli indicatori, che rappresentano invece l’indice di gradevolezza dell’acqua. Superando questi ultimi, la legge prevede che l’Autorità d’Ambito, sentito il parere dell’Asl, dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque: quindi non l’immediata emanazione del divieto di potabilità ma un programma di rientro nel valori consigliati.
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